Catania, incontro Terza Municipalità-Sidra: nuove Case dell’acqua, ma non solo

CATANIA – Casa dell’acqua, erogatori idrici nelle scuole, rifacimento rete alla zona industriale, iniziative da organizzare per la sensibilizzazione, soprattutto con l’avvicinarsi delle festività natalizie, e mappatura esercizi commerciali.

Sono questi i temi trattati oggi alla seduta della Terza Municipalità BorgoSanzio del Comune di Catania alla presenza del consiglio d’amministrazione della Sidra, la società che si occupa dell’erogazione dell’acqua nel capoluogo etneo. Presenti il presidente Fabio Fatuzzo, il vice presidente Dario Moscato e il consigliere Marco Navarria.

L’incontro è stato presieduto dal presidente della circoscrizione Paolo Ferrara, accompagnato dalla sua squadra di consiglieri. Il punto focale della riunione è stata la sinergia tra il consiglio di quartiere e la società per diversi aspetti, a cominciare dall’installazione di nuovi erogatori di acqua, denominati appunto Case dellacqua, per poi andare a toccare anche problematiche relative a tutta la città.

“Abbiamo chiesto la possibilità di attivare – afferma Ferrara – le Case dell’acqua anche in altre aree. Per l’area Sanzio abbiamo proposto un’alternativa tra il parco Falcone e la piazza Michelangelo, mentre per la parte più a ovest lo spazio antistante il parco Madre Teresa di Calcutta. Un altro nostro suggerimento è quello di installare delle colonnine di distribuzione acqua almeno nelle scuole medie per poi avviare dei progetti di Plastic free, una richiesta che ci è arrivata sia dalla Dane Alighieri che dal Vaccarini. È in arrivo anche un finanziamento di 4 milioni di euro proveniente dal Patto per Catania per rifare la rete idrica alla zona industriale“. 

“La Sidra ha donato 10mila euro al Comune per finanziare l’attività natalizia con iniziative di sensibilizzazione. Il bilancio della Casa dell’acqua in città è positivo per la riduzione delle emissioni e la Sidra sta valutando anche gli effetti sul proprio bilancio. Infine sarà preparata una mappa per evidenziare quali sono i negozi in convenzione con la società che vendono le tessere perché ancora la situazione non è chiarissima. Si sta quindi lavorando – conclude Ferrara – per convenzionare sempre più esercizi commerciali”.

Fonte immagine: Paolo Ferrara