Catania, incidente mortale in via Filocomo. La rabbia dei residenti e del Comitato Vulcania: “Siamo nella mani di nessuno”

Catania, incidente mortale in via Filocomo. La rabbia dei residenti e del Comitato Vulcania: “Siamo nella mani di nessuno”

CATANIA – “Il prezzo di un semaforo, un dosso o di un dissuasore di velocità non può valere la vita di una persona, specialmente in un tratto di viabilità pedonale percorso da decine di migliaia di persone“. Sono le parole dei residenti del quartiere Borgo-Sanzio di Catania, che nella giornata scorsa hanno dovuto assistere all’ennesimo incidente stradale in via Filocomo, ai danni di Vincenza Pappalardo, morta sul colpo perché travolta da un’auto.

Sulla questione del pericolo continuo in zona per i pedoni, era intervenuta ai nostri microfoni la presidente del Comitato Cittadino Vulcania, Angela Cerri, che oggi dichiara: “Gli automobilisti spingono spesso e volentieri il piede sull’acceleratore spaventando i pedoni che tentano la sorte per spostarsi da un lato all’altro della strada. Tanti pedoni investiti mentre attraversano sulle strisce o sugli attraversamenti pedonali che dovrebbero garantire la protezione di chi li utilizza. Per non parlare, negli ultimi tre anni ci sono stati anche incidenti mortali, ultimo qualche giorno fa in via Filocomo.

Per cercare di limitare la velocità dei veicoli si richiede che vengano messi i limiti di velocità, che vengano installati i dossi per dissuadere dall’alta velocità e che la polizia municipale effettui i controlli con l’autovelox. Riteniamo che ci sia bisogno di intervenire con questi dispositivi di moderazione della velocità dei veicoli, al fine di mettere in sicurezza i pedoni, in strade molto trafficate.

Si spera che ogni richiesta, ogni segnalazione, ogni proposta e ogni comunicato stampa del Comitato non sia lasciata cadere nel vuoto e che l’Amministrazione comunale non sia latitante. Speriamo che le istituzioni si mobilitino per risolvere al più presto questo sentito problema dove a farne le spese sono sempre i cittadini”.