CATANIA – La triste vicenda di Lorenzo, morto a 18 anni durante uno stage scolastico nelle ore del PCTO, ex alternanza scuola-lavoro, mentre stava costruendo una bilancia stradale nello stabilimento della Burimec, quando una trave a caduta libera gli è arrivata addosso e lo ha schiacciato, ha scosso l’anima di tutta la comunità studentesca, in tutta Italia, al grido di “di scuola e lavoro non si può morire”, riprendendo la vicenda di Lorenzo e di chi prima di lui si è ferito gravemente negli anni passati nelle ore dedicate all’alternanza scuola-lavoro e dedicando attenzione anche a tutti quei morti sul lavoro, negli ultimi tempi sempre di più, che dimostrano quanto il lavoro non sia un posto sicuro in Italia, tanto più se si lascia in mano a ragazzini inesperti tramite il PCTO.
Per questo è stata lanciata una manifestazione, che richiama tutte le componenti scolastici e della città, per richiedere l’abolizione dell’alternanza scuola lavoro, come di fatto da anni accade da parte gli studenti riconoscendo nelle ore di PCTO.
Un metodo per “obbligare studenti e studentesse a lavorare gratuitamente, insegnando loro che la precarietà e lo sfruttamento sono la normalità“, riprendendo le parole dei volantini e striscioni che in questi giorni fioccano in tutta Catania in cui invitano ad essere presenti domani, venerdì 28 gennaio 2022, Piazza Roma a partire dalle 9,30.
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