CATANIA – Il murales di Ognina, a Catania, raffigurante Peppino Impastato, ucciso dalla mafia nel 1978, è stato danneggiato. Al disegno originale è stata aggiunta una frase in rosso: “La verità: sono morto inutilmente, boss scarcerati”.
Immediata la reazione sulla pagina Facebook di Interact Club Catania Ovest, gestita da coloro i quali hanno realizzato quel murales – insieme ad Atlas Onlus -, segno di una società che non si arrende alla mafia.
“Appena saputo che il nostro murales di Ognina era stato danneggiato con alcune scritte sulla sua superficie, mi sono subito recata sul posto per verificare personalmente”, scrive Giulia Floridia.
Il post continua con parole di chi sa che non può arrendersi di fronte a queste scene: “Al di là di quello che è stato scritto e sul quale non entro nei meriti, penso che manifestare in questo modo le proprie opinioni ed intenzioni, sia esattamente il modo più sbagliato per farlo ed altresì la maniera più inutile, scorretta e vana. Ritengo che tali comportamenti, a parte che oltraggiare ciò che è un simbolo e non certo un disegno qualunque, facciano male alla grande parte di società sana che crede in certi valori e che quei simboli, vorrebbe vederli sempre integri e soprattutto rispettati. Ebbene oggi non è stato così, e benché non sia la prima volta che ciò accade, noi ragazzi speriamo sempre che sia l’ultima e qualora non lo fosse, siamo sempre pronti a riportare quei simboli alla loro giusta origine, alla loro giusta pulizia, ed al loro giusto rispetto, verso la quale tutti noi dobbiamo stima ed ammirazione”.
A chi ha danneggiato il murales su Peppino Impastato, “posso solo rivolgere tutta la mia disapprovazione, ma verso tutti coloro che ogni volta, passando sotto quel cavalcavia e guardando quella immagine, pensano che bisogna sempre lottare e mai arrendersi, rivolgo invece tutte le mie forze e la mia caparbietà, affinché quel simbolo torni ad essere il prima possibile, quel messaggio di speranza verso un futuro migliore, fatto di gente libera e di persone sane e volenterose di un mondo più onesto”.
Fonte foto: Interact Club Catania Ovest (Facebook)