CATANIA – I carabinieri del comando provinciale etneo hanno sequestrato, nella notte, un vero e proprio arsenale a Librino. Con un blitz gli uomini dell’arma, durante serrati controlli nei confronti di diversi pregiudicati e di diversi appartamenti, hanno scovato un ingente quantitativo di armi.
L’arsenale si trovava nascosto all’interno di un’intercapedine di un palazzo, diviso in diversi borsoni. In totale sono state sequestrate più di 50 armi da fuoco, tra cui pistole e fucili mitragliatori da guerra.
L’operazione dei carabinieri ha impiegato anche il servizio aereo e diverse unità cinofile e rientra in una strategia di contrasto alla criminalità della Procura, specie a seguito dell’omicidio avvenuto proprio a Librino. Nel quartiere la tensione è cresciuta a dismisura e già erano avvenuti i primi attentati di ritorsione dopo l‘uccisione di Massimiliano Daniele Di Pietro. Ritorsioni pesanti che hanno condotto i suoi killer, i fratelli Celso, a costituirsi temendo un’escalation di violenza nei confronti dei familiari che sono stati trasferiti in una località segreta.
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A cura di Giorgia Mosca e Andrea Sessa
(Articolo in aggiornamento)