Catania ed economia: si riparte investendo sul territorio

CATANIA – Crisi nel lavoro, aumento del divario tra ricchi e poveri. Questa è la situazione in cui versano l’Italia e la Sicilia ed è stato uno dei motivi di analisi e incontro del segretario generale UIL Carmelo Barbagallo con il sindaco di Catania Enzo Bianco. Un convegno per discutere insieme le possibili soluzioni per sbloccare le opere pubbliche, l’occupazione e l’economia regionale, con un occhio di riguardo per quella orientale e Catania, la zona <<più operosa>> dell’isola come la definisce il primo cittadino della città etnea: “Oggi – sottolinea Bianco – cercheremo delle soluzioni per rilanciare la nostra economia, attraverso iniziative per dare spazio alle opere e al lavoro”.

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Occhio di riguardo e spazio, ovviamente ai giovani. È un Barbagallo che incalza e punta il dito contro le istituzioni, colpevoli di non sfruttare ed investire bene i finanziamenti europei: “L’occupazione non si fa con i decreti, ma con i Comuni, come quello di Catania, che hanno voglia di investire i fondi sul proprio territorio”. Anche perché, dati alla mano, bisogna valorizzare i propri prodotti, dato che il 75% delle spese dei consumatori è rivolto al mercato interno.

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Il messaggio è chiaro: meglio rivalorizzare i prodotti italiani e siciliani, per non ritrovarsi a mangiare «pomodori di Pechino, piuttosto che quelli di Pachino».