Catania è la prima città più pericolosa d’Italia, le parole shock di uno spacciatore di Librino: “Qui lo Stato siamo noi”

CATANIA – Nella puntata del programma di attualità “Fuori dal coro” di martedì 11 aprile, condotto da Mario Giordano e andato in onda su Rete 4 in prima serata, è stato trasmesso un crudo documentario sulle pietose condizioni della sicurezza pubblica a Catania. Nel corso delle audaci riprese di tale cortometraggio di giornalismo d’inchiesta, è stato evidenziato il titolo di terza città più pericolosa d’Europa e prima d’Italia, attribuito al capoluogo etneo e, in questo deprimente quadro a fosche tinte, sono apparse emblematiche le testuali affermazioni di uno spacciatore di Librino: “Qui lo Stato siamo noi”, nonché le immagini di spaccio di stupefacente a cielo aperto girate tanto a Librino quanto a San Berillo e le risse notturne nel centro storico da parte di torme di facinorosi che sono andate in onda condite da relativi cori da stadio nell’ambito dei quali è stata ripetuta la frase “poliziotto bastardo”.

Il Dipartimento Legalità e Sicurezza di Fratelli d’Italia di Catania già in data 18 marzo scorso aveva lanciato il suo grido di allarmesulla situazione in cui versa la nostra amata città di Catania e proprio per questi motivi reputa necessario un intervento delle autorità preposte, affinché vengano ripristinati al più presto l’ordine e la sicurezza pubblica. Il nostro partito è da sempre al fianco di tutte le forze dell’ordine, e continuerà ad esserlo soprattutto quando queste ultime vengono mortificate continuamente.

Si fa notare come di recente è stato annunciato un piano di attività straordinaria di controllo del territorio a Varese e a Como espletata mediante l’impiego dello squadrone “Cacciatori” dei carabinieri di Sicilia! Atteso che la sede di tale reparto d’eccellenza è situata a Sigonella, noi non comprendiamo come nel recente passato le autorità di Pubblica Sicurezza catanesi abbiano potuto lamentare insufficienze di organico, dal momento che mediante l’impiego dello squadrone Cacciatori dei carabinieri, del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato, dei Baschi Verdi della Guardia di Finanza e, all’occorrenza, del X Reparto Mobile, si potrebbe procedere ad un controllo più capillare del territorio etneo, restituendo serenità e quieto vivere a tutti quei cittadini che non meritano di dover vivere nella prima città d’Italia per livello d’insicurezza e terza in Europa“.