Catania, droga in una busta della spesa: l’arresto in via Acquicella Porto

Catania, droga in una busta della spesa: l’arresto in via Acquicella Porto

CATANIA – Continua senza sosta l’attività antidroga messa in campo dai carabinieri di Catania secondo le linee guida del comando provinciale. In tale contesto, nel pomeriggio, la squadra del Nucleo Investigativo specializzata nella lotta alla criminalità diffusa ha arrestato una donna di 65 anni residente a Catania, ritenuta responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Trovata droga in un’abitazione di via Acquicella Porto

Gli investigatori, dopo aver sviluppato informazioni circa la presenza di attività di spaccio in via Acquicella Porto, nel quartiere San Cristoforo, hanno predisposto un servizio di osservazione a distanza che ha consentito di individuare l’abitazione della sospettata.

L’intervento, pianificato nei minimi dettagli, è stato eseguito con più squadre operative: mentre alcuni militari presidiavano il retro dello stabile per prevenire eventuali fughe o tentativi di disfarsi della droga, un altro gruppo procedeva all’accesso nell’appartamento.

La droga nella busta della spesa

La decisione di controllare il balcone sul retro si è rivelata vincente: la donna, nel disperato e goffo tentativo di eludere il controllo, ha lanciato sulla strada una busta della spesa subito recuperata dai militari. All’interno sono stati trovati oltre 1kg di marijuana suddivisi in 19 involucri termosaldati, circa 83 grammi. di cocaina confezionati in 8 dosi pronte per la vendita e 30 grammi di crack racchiusi in 3 involucri.

Un colpo significativo alla criminalità locale

Il sequestro della sostanza stupefacente ha inferto un colpo significativo alla criminalità locale: il valore complessivo stimato sul mercato dello spaccio ammonta a oltre 20mila euro, risorse sottratte alle attività illegali e al controllo delle piazze di spaccio del quartiere San Cristoforo.

Di fronte all’evidenza del sequestro, la donna non ha saputo fornire alcuna giustificazione plausibile per il proprio gesto. È stata quindi dichiarata in arresto e posta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il provvedimento disponendo nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari.