CATANIA – Il capoluogo etneo sembra ormai essersi rassegnato all’idea del declino. Se da un lato il buco finanziario di 1,6 miliardi di euro si attorciglia come un cappio alla gola del “Liotru”, dall’altro la città etnea deve fare i conti con un altro grande grattacapo che rischia di tramutarsi in un’emergenza da un momento all’altro.
Il riferimento è certamente alle tormentate condizioni delle strade urbane, ridotte ormai a vere e proprie mulattiere. Compiendo un breve giro per la città, non si contano più le fosse, le fratture e i declivi che modellano le arterie catanesi come la superficie di un groviera.
A differenza del gustoso formaggio svizzero, però, l’esperienza del contatto con questi incavi non è certo piacevole. Se nel migliore dei casi transitare su questi percorsi sconnessi può rappresentare un’insidia alle sospensioni di auto e mezzi a due ruote, non è possibile escludere la possibilità di conseguenze maggiori che possono anche mettere a repentaglio la stessa vita di conducenti e passeggeri.
Soltanto pochi giorni fa una tempestiva segnalazione dei residenti di corso Italia ha permesso agli addetti alla manutenzione stradale di intervenire al fine di evitare un cedimento dell’asfalto dovuto probabilmente a infiltrazioni che avrebbe potuto creare seri problemi. Conseguenze simili, presumibilmente, a quelle registrate più di un anno fa all’altezza davanti all’ospedale Garibaldi di Nesima o, più recentemente, in un cantiere della metropolitana etnea.
All’altezza di piazza Nettuno, all’incrocio tra il lungomare di Catania e via del Rotolo, ci pensano ulteriori affossamenti a deformare l’asfalto. Altri pericoli sono visibili nel tratto iniziale di viale Alcide De Gasperi e lungo l’intera via Duca Degli Abruzzi. Situazione paradossale anche in via Leucatia, nel quartiere di Barriera, dove sono invece le grate stradali a costituire pericolo a causa di un allineamento incerto con la carreggiata.
Lo scenario non cambia nemmeno nella parte centro-meridionale del capoluogo etneo, con le vie Acquicella e Dusmet che presentano un asfalto corroso da tempo. Buche pericolose anche nel quartiere Borgo-Sanzio, dove è possibile imbattersi in vere voragini che costringono automobilisti e pedoni a compiere delle serpentine per evitare danni.
Catania sta crollando, dunque. Probabilmente è già crollata da tempo sotto i piedi dei cittadini. La speranza, comunque, è quella di poter vedere molte di queste famose buche finalmente restaurate evitando di assistere ad altri tipi di sepolture.