Catania, cresce la paura tra i lavoratori del trasporto pubblico: Fast Confsa chiede sospensione

Catania, cresce la paura tra i lavoratori del trasporto pubblico: Fast Confsa chiede sospensione

CATANIA – Cresce la paura tra i lavoratori del trasporto pubblico, dopo l’ultimo decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri che proclama zona protetta tutta l’Italia.

Tra le misure adottate finora da diverse Aziende Siciliane di trasporto, vi è il divieto di salire dalla porta anteriore dei bus e la raccomandazione di mantenere la distanza di sicurezza dalla cabina di guida. Purtroppo tutto ciò non è stato abbastanza per garantire l’incolumità di quei lavoratori che sono costretti a operare spesso in condizioni di estremo pericolo, in quanto a rischio contagio.

Infatti da lunedì circolano sui social immagini degli strumenti fai-da-te utilizzati per delimitare lo spazio tra il  conducente e i passeggeri: nastro da cantiere bianco e rosso, cartelli disegnati a mano con la scritta “stop“.

Giuseppe Cottone nella qualità di segretario Regionale aggiunto Tpl Fast Confsal ritiene opportuna la “temporanea sospensione del servizio pubblico al fine di evitare ulteriori aggravi verso i lavoratori”.

Se tale determina non fosse possibile – continua la nota stampa -, chiediamo che venga data disposizione di fare accedere per ogni bus un numero non superiore a 10 passeggeri. Per tutto quanto sopra esposto confidiamo nel buonsenso delle istituzioni affinché possano accogliere la nostra richiesta nel bene supremo dei lavoratori”.

Fonte immagine Primalariviera.it