CATANIA – La polizia ferroviaria, nei giorni scorsi ha elevato sanzioni amministrative, per 6.500 euro, a due società che si occupano del trasporto delle merci in ferrovia. Tra i compiti degli uomini e delle donne della Polfer, infatti, c’è anche quello dei controlli ai carri ferroviari trasportanti merci pericolose al fine di verificare che i vettori e quanti, a vario titolo, sono coinvolti nella spedizione e ricezione delle derrate, rispettino la stringente normativa internazionale in materia.
L’obiettivo primario di tali controlli è garantire la sicurezza del trasporto, andando a contrastare eventuali situazioni di criticità derivanti dalla sosta di carri-cisterna, contenenti sostanze pericolose, nelle stazioni interessate da un flusso di passeggeri o aree ferroviarie non sufficientemente distanti dai centri abitati. Le aree destinate a ricevere le merci pericolose devono avere una progettazione specifica ed essere appositamente attrezzate, così come quello di Catania Bicocca, punto di arrivo e partenza, in Sicilia, delle merci classificate “pericolose”.
Qui, gli agenti della polizia ferroviaria della Sicilia, facenti parte di un nucleo altamente specializzato e formatosi successivamente ai fatti di Viareggio e che esegue verifiche analoghe su tutto il territorio nazionale, hanno monitorato 14 diversi carri trasportanti sostanze altamente nocive, esplosive e infiammabili quali acido solforico, elio compresso, tetracioreetilene, dodecanol e acido nitrico.
In due container sono emerse irregolarità relativamente alle etichette di pericolo di manovra che la normativa impone vengano apposte sui 4 lati delle singole cisterne. In particolare, le stesse, seppur presenti, erano fortemente deteriorate e illeggibili tali da pregiudicare la sicurezza del trasporto. Questa irregolarità, di fatto, configura un grave pericolo in quanto le etichette devono obbligatoriamente riportare un numero identificativo, che prescrive quali e come devono essere effettuate le manovre per evitare danneggiamenti del carico.
Per tali lacune, la Polfer ha combinato due verbali, uno da 5mila e l’altro da 1.500 euro, ai vettori in quanto, vista la non conformità delle placche di pericolo, gli stessi avrebbero dovuto scartare quei carri dal trasporto.
Le verifiche hanno riguardato anche tutta la documentazione di trasporto, la solidità della struttura e delle cisterne trasportanti, gli equipaggiamenti di sicurezza e l’idoneità dei macchinisti, non riscontrando, in questo caso, alcuna criticità.
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