CATANIA – Nell’ambito della “campagna congiunta di controlli del trasporto su strada e l’illecita gestione di rifiuti”, promossa dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, i militari delle Stazioni di Piazza Dante e Ognina, coadiuvati dai Carabinieri Forestali e del Nucleo Operativo Ecologico, hanno verificato in alcune zone della città il rispetto delle norme in materia ambientale.
Il servizio ha consentito di ottenere i seguenti risultati: denunciati due pregiudicati catanesi, di 28 e 34 anni, poiché ritenuti responsabili di trasporto e stoccaggio di rifiuti speciali senza autorizzazione.
I carabinieri, intercettato l’autocarro in questo viale Libertà con a bordo i due denunciati, lo hanno seguito fino ad una discarica abusiva a cielo aperto, ubicata tra Catania e Misterbianco, dove una volta giunti stavano per sversare i rifiuti caricati precedentemente sul cassone.
Gli operanti, dopo averli bloccati e identificati, hanno accertato che a bordo del veicolo vi erano anche dei rifiuti speciali (es. elettrodomestici e PC) potenzialmente inquinanti per il suolo che, come previsto dalla legge, dovrebbero essere smaltiti esclusivamente da ditte specializzate. L’autocarro e l’intero carico sono stati posti sotto sequestro.
Denunciato anche un pregiudicato catanese di anni 70, poiché trasportava rifiuti senza autorizzazione. L’uomo è stato fermato mentre percorreva a bordo di una Ape Piaggio questa via Della Concordia poiché all’interno del cassone trasportava del materiale ferroso e altri tipi di rifiuti.
Anche in questa circostanza si è provveduto a porre sotto sequestro sia il mezzo che il carico. I rifiuti sequestrati, in entrambi i casi, sono stati affidati ad una ditta specializzata che ne curerà il corretto smaltimento.
I carabinieri della Tenenza di Misterbianco, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Cinofili di Nicolosi e del XII ° Reggimento Sicilia, hanno proceduto all’arresto in flagranza di un pregiudicato 62enne del posto, poiché ritenuto responsabile di produzione illecita di sostanze stupefacenti e furto aggravato.
Avendo fondati sospetti che ultimamente l’uomo si fosse dedicato alla coltivazione di canapa indiana, i militari, guidati dall’ottimo fiuto del cane antidroga, hanno fatto visita al presunto coltivatore per eseguire una perquisizione nella sua abitazione e nel giardino di pertinenza della medesima.
Luogo, quest’ultimo, dove è stata scoperta una mini piantagione (una decina di piante) dall’altezza compresa tra 2 e 2,5 metri, servita da un impianto di irrigazione, di illuminazione e di ventilazione, che funzionavano grazie all’allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica.
Nella circostanza, i tecnici dell’ente erogante il servizio intervenuti sul posto, oltre a constatare che l’utente aveva cessato il contratto con l’azienda nel lontano 2010, hanno provveduto a ripristinare i collegamenti originari del misuratore. La droga e gli impianti sono stati sequestrati, mentre l’arrestato attenderà la direttissima agli arresti domiciliari.