CATANIA – I carabinieri del nucleo radiomobile del comando provinciale hanno arrestato nella flagranza il cittadino cingalese Weda Silva Nihal Chandrasiri, di anni 59, poiché ritenuto responsabile di lesioni personali aggravate.
L’autore del reato, già espulso come clandestino nel 2013 dal territorio italiano, si era creato un rifugio di fortuna in via Sant’Euplio, accanto ad un connazionale che ha avuto il solo torto di avere come compagno di viaggio un cane randagio.
Condividendo con l’amico umano sia il giorno che la notte, l’animale infastidiva il “vicino” che in più di una occasione aveva intimato al compatriota di cacciarlo via. Ieri sera, intorno alle 19, ancora irritato dalla presenza del cane, dopo l’ennesima lite verbale, ha perso le staffe aggredendo a calci e pugni il suo interlocutore.
Una provvidenziale telefonata al 112, ha consentito l’intervento sul posto di una pattuglia di carabinieri in moto che, appena giunta, ha immediatamente bloccato ed ammanettato l’aggressore, mentre una ambulanza del 118 ha soccorso il ferito.
La vittima, 60 anni, è tuttora ricoverata all’ospedale Garibaldi Centro per aver riportato fratture scomposte allo zigomo e all’orbita con ematoma retrobulbare, guaribili in almeno 30 giorni.
L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.
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