CATANIA – Sospesa per sette giorni dalla Polizia di Stato l’attività di un centro scommesse, situato in una piazza del centro storico della città di Catania. Il provvedimento scaturisce a seguito di svariati servizi di controllo e appostamento. L’esercizio infatti era diventato un ritrovo abituale di pregiudicati.
Attività chiusa al centro di Catania: era ritrovo di pregiudicati
In tale contesto, l’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza prevede la possibilità per l’Autorità di Pubblica Sicurezza di sospendere temporaneamente le autorizzazioni e le licenze delle attività commerciali, in modo da tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
Indagini e controlli
I poliziotti del commissariato “Centrale” hanno apposto i sigilli, notificando al gestore il provvedimento emesso dal Questore di Catania. Secondo la ricostruzione effettuata, dal mese di maggio e fino a pochi giorni, durante i controlli svolti per verificare il rispetto delle norme in materia di legislazione della pubblica sicurezza, è emersa la costante presenza all’interno del locale di diversi soggetti, già noti alle forze dell’ordine per diversi gravi precedenti, mentre parlavano tra loro e consumavano bevande.
Nel dettaglio, gli agenti hanno identificato alcuni pregiudicati per i reati di associazione per delinquere, anche di tipo mafioso, rapina, ricettazione, bancarotta fraudolenta, truffa, violenza privata e danneggiamento, rissa e furto aggravato.
Il provvedimento di sospensione
Segnalati tre clienti alla Prefettura in qualità di assuntori di sostanze stupefacenti e uno di loro inoltre, aveva già altre segnalazioni a suo carico. Pertanto, sulla base degli accertamenti effettuati/indizi raccolti e ultimata l’attività istruttoria da parte della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, gli agenti hanno disposta la chiusura del bar-centro scommesse per una settimana.
La disposizione normativa costituisce una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi. Quest’ultimi infatti, privati di un luogo di aggregazione abituale, sono avvertiti che la loro presenza lì è oggetto di attenzione da parte delle autorità.
