CATANIA – Quindici indagati e cinque misure cautelari, di cui quattro in carcere e una in una comunità di alloggio: è l’epilogo dell’operazione Medicament eseguita oggi dai carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania, a seguito di emissione di provvedimento da parte del Giudici per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catania e per i Minorenni.
Chi sono gli arrestati di oggi a Catania
I finiti in manette sono:
- Simone Calogero, nato a Catania il 23.09.1985;
- Mircea Gheorghita Buzdugan, nato in Romania il 21.02.2002
- Daniel Clemente, nato a Catania il 28.12.1988;
- Paolo Iacono, nato a Avola il 04.05.1977;
- indagato di 16 anni.
I soggetti sono gravemente indiziati, a vario titolo – allo stato degli atti e in relazione alla fase processuale che non consente l’intervento delle difese – dei reati di furto aggravato (tentato e consumato), ricettazione, tentata estorsione, nonché detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini
Il provvedimento restrittivo è stato emesso a seguito delle indagini condotte dalla Stazione carabinieri di Sant’Agata Li Battiati, coordinate dalle Procure, tra maggio e ottobre 2022, dopo il tentato furto nella stazione di servizio Esso di Catania. Durante l’operazione, i carabinieri hanno arrestato Mircea Buzdugan, un minorenne, e un altro individuo, mentre un terzo è riuscito a fuggire. Le indagini hanno portato all’identificazione del complice fuggito in Simone Calogero e hanno evidenziato elementi indizianti sulla loro diretta partecipazione ad altri reati.
In particolare, gli indagati sono stati individuati come autori di sei furti di autoveicoli e ciclomotori, tre tentativi di furto in esercizi commerciali, la ricettazione di tre veicoli rubati e una tentata estorsione. Inoltre, gli indagati sono stati coinvolti in un’attività di spaccio di marijuana e cocaina, in collaborazione con l’intermediario di Avola, Paolo Iacono.
Durante l’esecuzione del provvedimento restrittivo, i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato ulteriori sostanze stupefacenti e denaro.
Il Giudice per le indagini preliminari ha quindi disposto la custodia cautelare in carcere per i maggiorenni e il collocamento in comunità per il minorenne, a cui viene contestato il solo reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
I destinatari dell’ordinanza custodiale sono stati trasferiti in carcere e in una comunità di alloggio.