Catania, Cgil e Uil illustrano dettagli dello sciopero del 12

Catania, Cgil e Uil illustrano dettagli dello sciopero del 12

CATANIA –Cosi non va!”. Per Cgil e Uil le scelte del premier Renzi su lavoro ed economia “non avranno la capacità di far cambiare verso all’Italia”.

Per i sindacati jobs act e legge di stabilità avranno ricadute pesantissime su tutto il territorio. Le conseguenze saranno disastrose soprattutto per la provincia etnea già alle prese con una crisi “nera” dell’occupazione. Ma anche con imprese che non riescono a sopravvivere e l’edilizia ferma da mesi.

E se il Governo si mostra sordo ai bisogni reali dei lavoratori, Cgil e Uil insieme a precari, pensionati e studenti il prossimo 12 dicembre in occasione dello sciopero generale indetto dalle due sigle sindacali faranno sentire la propria voce contro la riforma della Pubblica amministrazione, Jobs act e legge di stabilità.

A Catania i dettagli della manifestazione sono stati resi noti stamattina in conferenza stampa dal segretario della Camera del Lavoro Giacomo Rota e dal segretario della Uil Fortunato Parisi.

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Venerdì alle ore 9 previsto concentramento in piazza Roma. Poi il corteo sfilerà lungo via Etnea. A piazza Manganelli si svolgerà il comizio conclusivo, con gli interventi di Rota e Parisi e di quattro delegati aziendali dei settori agroalimentare, industria, cultura e formazione. Le conclusioni saranno affidate a Giovanni Torluccio, segretario nazionale Uil Fpl.

Tutti i settori, dal commercio al turismo sono in ginocchio – dichiara Rota, segretario della Cgil -. La città langue. Inoltre se dovesse essere confermato il taglio di circa 10 milioni di euro al Comune di Catania previsto nella legge di stabilità ci saranno effetti pesantissimi per tutto il territorio”.

Poi Rota lancia alcune proposte per rilanciare l’economia del nostro territorio. “Chiediamo un forte intervento di sistema per Catania. Solo facendo ripartire l’edilizia, solo rafforzando l’Etna Valley e aiutando l’agricoltura di alta qualità, saremo in grado di dare una risposta concreta e far ripartire cosi la città”.

Per Fortunato Parisi, segretario della Uil oggi presente alla conferenza che si è tenuta nella sede della Camera del Lavoro in via Crociferi “oggi i Comuni vivono uno stato di grande sofferenza, non possono più garantire la spesa sociale. La legge di stabilità vede sempre più assottigliarsi le risorse destinate agli Enti locali”. E aggiunge: “Il Jobs act cosi come è stato presentato non risolve i problemi dell’occupazione del nostro paese anzi li appesantisce. Lo sciopero del 12 dicembre servirà a far riflettere Renzi che evita tra l’altro di incontrare le forze sociali. Sono i lavoratori i protagonisti del futuro dell’Italia”.

Infine sulla visita di Renzi lo scorso 28 novembre a Catania, non mancano le critiche da parte dei sindacati. Per Cgil e Uil “il premier avrebbe volutamente ignorato i sindacati riducendo la sua visita a Catania a passerella politica”.

Sulla visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi siamo critici – conclude Rotaavremmo gradito un confronto con la Presidenza del Consiglio. Purtroppo, nonostante gli sforzi dell’amministrazione comunale per organizzare un incontro non è stato concluso nulla. Il premier ha scelto chi incontrare. Non incontra però Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Evidente siamo i rappresentati di poteri troppo deboli che sono quelli dei diritti dei lavoratori e del bisogno di sviluppo. Di questo ci dispiace, crediamo che lo sciopero generale del prossimo 12 dicembre sia stato fatto per ridare un grande protagonismo a lavoratori e lavoratrici che hanno bisogno di essere ascoltati”.