Catania, cantieri edili e ondate di calore: la Fillea Cgil scrive a tutti i sindaci

CATANIA – Il segretario generale della Fillea Cgil di Catania, Vincenzo Cubito, ha inviato una lettera ai sindaci dei comuni dell’area metropolitana di Catania e al sindaco della città, chiedendo di emettere ordinanze che, in base alle previsioni meteo, sospendano le attività nel settore delle costruzioni durante le fasce orarie in cui le temperature superano i limiti stabiliti dalla legge, come indicato nei bollettini Sias della Protezione civile.

Questa iniziativa rientra in un progetto più ampio del sindacato regionale dei lavoratori edili volto a proteggere gli operai dalle ondate di calore estive, che possono rappresentare un grave rischio per la loro salute. Nella lettera, Cubito sottolinea l’impegno della Fillea Cgil, che da anni cerca di aumentare la sensibilità riguardo al problema del caldo nei luoghi di lavoro esposti all’aria aperta e al sole durante i mesi estivi.

Cubito evidenzia che la situazione è diventata una vera emergenza e, nonostante le ripetute campagne di sensibilizzazione, i risultati in termini di sicurezza e prevenzione non sono stati soddisfacenti. Il Decreto legislativo 148/2015 prevede chiaramente che, in assenza di misure organizzative per mitigare il rischio nei cantieri, le attività lavorative devono essere sospese quando la temperatura raggiunge i 35 gradi centigradi. Inoltre, una nota INPS-INAIL del luglio 2022 amplia ulteriormente questa tutela, affermando che è sufficiente “percepire” i 35 gradi (messaggio Inps n. 2999/2022) per giustificare l’astensione dal lavoro.

Durante la riunione del comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro del 19 luglio 2023, è stato distribuito un vademecum con indicazioni per prevenire le patologie da calore nei luoghi di lavoro. Tuttavia, la Fillea Cgil ritiene che queste misure, pur utili, non siano sufficienti a invertire la tendenza nel territorio.

Cubito conclude la lettera ai sindaci affermando che, dal punto di vista organizzativo e normativo, non si è ancora verificata la necessaria svolta culturale per rendere i luoghi di lavoro più sicuri in presenza di temperature estreme. Nel 2023, diversi comuni siciliani hanno già emesso le prime ordinanze restrittive per il settore delle costruzioni. Nel maggio 2024, sarà finalizzato un protocollo a livello regionale che invita tutti i sindaci siciliani a emanare ordinanze specifiche per vietare lo svolgimento di attività esposte al rischio termico.

Foto di repertorio

Redazione

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