CATANIA – L’ultimo naufragio verificatosi al largo delle coste catanesi ha lasciato dietro di sé morte e disperazione, ma anche un profondo sgomento derivante dal rinvenimento sul fondale marino del relitto di una carretta del mare e di numerosi corpi.
Grazie ai mezzi forniti dalla Marina Militare, i sommozzatori hanno ispezionato la costa di Catania fino a raggiungere una profondità di circa 370 metri. Qui i sonar e le speciali telecamere in dotazione ai militari, hanno consentito di riprendere lo spettacolo orrendo che si parava davanti agli occhi dei sommozzatori; ovunque c’erano corpi esanimi ormai irrigiditi dal tempo e dalla temperatura dell’acqua. Qualcuno, molto probabilmente, aveva ancora il volto sereno di chi sperava di poter presto raggiungere la terraferma, qualcun’altro aveva già intuito che a breve di sé non sarebbe rimasto niente, nemmeno il nome.
La nave si era schiantata contro un mercantile portoghese avvicinatosi per i soccorsi, i segni rilevati dimostrano che l’impatto deve essere stato parecchio violento. Il tutto è stato comunque filmato dai militari. Il video così ricavato è stato erroneamente distribuito ai media.
La Marina, accortasi dell’errore, ha subito provveduto a segretarlo. Dell’agghiacciante filmato sarà quindi possibile, almeno sino alla conclusione delle indagini, visionare soltanto i brevi fotogrammi che risultano già allegati agli atti.
Il rilevamento in questione è stato effettuato nonostante al largo di Augusta in queste ultime ore si fosse riscontrata la presenza di correnti particolarmente pericolose. Soltanto nei prossimi giorni comunque sarà possibile reperire ulteriori informazioni in merito alla sciagurata vicenda che, ancora una volta, ha fatto del nostro mare una grande fossa comune.