Catania, bimbo di otto mesi salvato in extremis dopo aver ingoiato un pezzo di plastica

Catania, bimbo di otto mesi salvato in extremis dopo aver ingoiato un pezzo di plastica

CATANIA – Sfiorata la tragedia a Catania: un bimbo di otto mesi ha rischiato di morire soffocato, dopo essersi messo in bocca un pezzo di plastica di un giocattolo.

Il tentativo della madre di estrarlo si è rivelato vano, poiché il piccolo lo ha ingoiato, facendo andare nel panico il genitore che a quel punto non ha potuto far altro che chiedere aiuto.

La corsa al Pronto Soccorso del Cannizzaro

La donna ha avvertito il marito, che si trovava al lavoro, chiedendogli di chiamare l’ambulanza. Nel frattempo però il piccolo continuava a respirare male, quindi la madre, sempre più allarmata, ha capito che non c’era tempo da perdere. È scesa in strada, a Canalicchio, fermando un automobilista che – comprendendo la situazione – si è mostrato disposto ad accompagnare mamma e figlio al Pronto Soccorso pediatrico dell’ospedale Cannizzaro.

L’intervento dei medici

Grave insufficienza respiratoria dovuta a un corpo estraneo ostruente il lume tracheale, causa di un distress respiratorio ingravescente“, hanno diagnosticato i medici al bimbo.

I medici del Pronto Soccorso pediatrico, con il coordinamento della dott.ssa Antonella Di Stefano direttore della Pediatria, si sono quindi rivolti agli specialisti. Sono intervenuti il direttore di Anestesia e Rianimazione, il dott. Savino Borraccino, e i dirigenti medici Alfio Azzolina (otorino) e Francesco Tornambene (chirurgo toracico).

Salvato in extremis

Gli esperti si sono resi conto del fatto che il frammento di plastica fosse attaccato alla corda vocale. A questo punto, il dott. Azzolina pratica una tracheotomia (cioè l’incisione della trachea per creare un’apertura): in questo modo il corpo estraneo è stato rimosso.



Il peggio era ormai passato, ma si è rivelato necessario far rimanere Mattia per qualche giorno in Terapia Intensiva. Successivamente è stato trasferito nella Rianimazione pediatrica dell’ospedale Garibaldi, dove ha proseguito la degenza in Otorinolaringoiatria.

Una volta dimesso, di recente è tornato al Cannizzaro per i previsti controlli otorinolaringoiatrici.

Ha compiuto il suo nono mese di vita su un letto d’ospedale, ma il Natale felicemente a casa con una piccola ferita al collo e, soprattutto, senza avere riportato esiti né respiratori né neurologici. E si avvia, sempre felice e vivace, verso il suo primo compleanno. Per la gioia di mamma e papà, e di tutti i parenti, che non smettono di ringraziare i medici e tutto il personale che si è preso cura di Mattia in questo mese di tribolazione.

Intervento di successo al Cannizzaro

La tempestiva attivazione degli specialisti da parte del Pronto Soccorso pediatrico e l’efficace collaborazione tra i professionisti dell’ospedale Cannizzaro coinvolti – dice il commissario straordinario Salvatore Giuffridaha permesso di gestire con successo la grave emergenza e di salvare la vita al piccolo“.

Il successivo coordinamento con l’Arnas Garibaldi ha poi garantito l’ottimale prosieguo delle cure. Un ringraziamento va a tutti i sanitari che a vario titolo hanno assistito il piccolo paziente, un caloroso abbraccio alla sua famiglia che si è ritrovata finalmente insieme proprio nel periodo delle festività natalizie“.

Foto di repertorio

mattia ingoia pezzo di plastica

Il piccolo di spalle in braccio al dott. Azzolina (otorino), con i genitori e da sinistra i dottori Saita e Borraccino (direttori rispettivamente di Otorino e Anestesia e Rianimazione) e il dott. Tornambene (chirurgo toracico)