Catania, bilancio negativo del settore commercio. Giorno 3 al via i saldi

Catania, bilancio negativo del settore commercio. Giorno 3 al via i saldi

CATANIA – Il 2014 si chiude all’insegna dell’ennesimo saldo negativo nel settore commercio che vede una diminuzione dei consumi pari al 5%. L’allarme arriva da via Mandrà, sede storica dell’associazione commercianti di Catania che espone la viva e pressante preoccupazione degli esercenti della città e dei centri commerciali che neanche durante le festività natalizie hanno visto un incremento dei consumi.

“Il clima di fiducia della gente – spiega Francesco Sorbello vice direttore provinciale di Confcommercio Catania – è da tempo sotto le scarpe: nel nostro territorio pesano le molte vertenze locali aperte, le incertezze nazionali, il crollo delle imprese e la disoccupazione galoppante, specie tra la fascia con la maggiore propensione ai consumi, i giovani, per i quali si registra un livello di disoccupazione da brividi”

La situazione di precarietà economica che ormai attanaglia da tempo la popolazione si ripercuote inevitabilmente su diversi settori commerciali, dalla moda, al settore tessile, all’arredamento per la casa, articoli sportivi e tecnologia.

Ancora più preoccupante è il calo nei consumi del settore alimentare, l’unico che sembrava reggere alla crisi galoppante e che invece diventa un ulteriore indicatore del clima di sfiducia e di concreto abbassamento del potere d’acquisto di ogni ceto e classe sociale.

La spesa minima dei consumatori registrata nelle festività ha indotto gli esercenti a procedere con inaspettati sconti per incentivare la gente all’acquisto dei propri prodotti

Continua Francesco Sorbello: “Un tempo a dicembre nessuno, o in pochissimi, pensava a vendere con ribassi, quest’anno addirittura molte attività hanno fatto il 30 e 40% di sconto, percentuale proprie da saldi di fine stagione. Questo fatto deve far riflettere tutti, ad iniziare dagli stessi commercianti. Bisognerà organizzare gli assortimenti anche in funzione di una sorta di liberalizzazione delle vendite promozionali che è oramai sotto gli occhi di tutti ed è ingovernabile. Infatti non ci risulta che nessuno sia stato multato per aver pubblicizzato gli sconti, sicché occorre che le politiche commerciali dei singoli esercenti siano orientate a considerare la vendita promozionale come uno strumento da utilizzare in modo strutturato durante tutto l’anno”.

Liberalizzazioni controllate e saldi tutto l’anno da gestire in maniera oculata, sono queste le proposte del vice direttore per far fronte all’emergenza consumi.

Giorno 3 prenderanno il via ufficialmente i saldi di fine stagione che potrebbero rappresentare una boccata d’ossigeno per negozianti e consumatori.

In realtà, continua Sorbello “Parlare di saldi di fine stagione appare in linea generale quasi anacronistico. Esse non sono altro che una vendita promozionale.  Oggi lo sconto viene effettuato tutto l’anno e persino a dicembre, anche a ridosso del Natale. Quindi si tratta di una prosecuzione di degli sconti, con percentuali però più alte. Tutti i commercianti devono prendere atto che si sta aprendo un nuovo scenario normativo in materia di vendite promozionali, come in altre regioni, che imporrà nuove tecniche e strategie di vendita.  Bisogna entrare subito in questa nuova prospettiva ed in questo passaggio e anche i produttori dovranno fare la loro parte”.

Le prospettive del 2015 sono quelle di uno svecchiamento del sistema promozionale offerto fino a questo momento per integrarsi in sistemi di vendita più efficienti che aiutino a smuovere un settore in crisi ormai da troppo tempo.