CATANIA – Dal problema “spinoso” delle risorse alla Regione Siciliana alla lotta per stabilizzare i precari della pubblica amministrazione. E poi il grosso punto interrogativo sul destino dei lavoratori delle Province. Tanti i temi “caldi” al centro del consiglio generale della Funzione pubblica della Cisl che si è svolto stamattina in un hotel della città. Occasione, questa, per il sindacato, per tracciare un bilancio di fine anno.
A prendere parte ai lavori, Armando Coco, segretario generale della Cisl Fp etnea, Gigi Caracausi, segretario generale della Cisl Fp Sicilia e Rosaria Rotolo, numero uno della Cisl di Catania.
Sotto la lente di ingrandimento del sindacato di categoria il 2014. L’anno che si chiude è stato segnato dalla mancanza di un disegno organico di riordino della macchina amministrativa. Un anno difficile per i dipendenti del pubblico impiego segnato da scioperi e mobilitazioni su tutto il territorio nazionale per chiedere a Renzi il rinnovo del contratto oramai scaduto da sei anni. E a causa dei contratti fermi tanti i posti di lavoro, a detta dei sindacati, che si sono persi, oltre ad aver bloccato l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
“L’anno appena trascorso è stato un anno di grandi difficoltà, ma siamo pronti ad affrontare il 2015 con idee e prospettive positive – afferma Armando Coco –. Con il Governo Nazionale e Regionale stiamo cercando di portare avanti un percorso di dialogo per il buon funzionamento del settore della pubblica amministrazione. Occorre snellire la burocrazia e implementare le competenze. Con il nuovo anno, abbiamo un appuntamento importante e cioè le elezioni nel mese di marzo delle Rsu, ovvero le rappresentanze sindacali unitarie. pietra miliare del sindacato”.
E poi c’è il capitolo che riguarda i precari del pubblico impiego. Oltre 2000 quelli a Catania e provincia. “Abbiamo già presentato un piano al Comune per cercare di avviare la stabilizzazione dei 186 lavoratori dell’Ente – svela il sindacalista -. inoltre c’è un’altra notizia che riguarda gli 82 precari dell’Asp dell’ambito amministrativo, di questi, 49 lavoratori entro l’anno avranno il contratto a tempo indeterminato. Con il nuovo anno, poi, pensiamo di completare le procedure anche per gli altri”.
Riflettori puntati oggi nel corso del direttivo anche sulla sanità catanese con la questione ancora aperta delle nomine dei dirigenti e poi il riordino delle Province. “C’è ancora molta incertezza, – sostiene infine Coco – soprattutto nella nostra regione, sulla questione del riordino delle Province. Siamo al caos sia sui servizi che sui posti di lavoro. Ad oggi non sappiamo che fine faranno i lavoratori. Pensiamo ad un’azione forte e propositiva. Bisogna sedersi attorno ad un tavolo insieme alle istituzioni per tutelare queste professionalità”.