CATANIA – Scoperto autolavaggio abusivo nel quartiere San Cristoforo di Catania. L’attività di controllo rientra nella campagna di prevenzione e contrasto agli eco-reati, nonché di tutela delle bellezze naturalistiche, avviata in tutto il territorio etneo dal comando provinciale carabinieri di Catania.
L’iniziativa è finalizzata alla lotta contro lo smaltimento illecito o irregolare di sostanze inquinanti, crimini ambientali che non solo recano danno al territorio, ma minacciano anche la salute pubblica.
In tale contesto a Catania, i carabinieri della Stazione di Piazza Dante, insieme al personale specializzato del Nucleo Operativo Ecologico (N.O.E.) e con il supporto della Polizia Locale, hanno effettuato un controllo approfondito in un autolavaggio situato all’interno di uno stabile di circa 50 mq in via Plebiscito, arteria stradale che racchiude buona parte del popoloso quartiere di San Cristoforo.
L’ispezione ha permesso di accertare che l’attività era priva delle necessarie autorizzazioni relative allo scarico delle acque adoperate per il lavaggio delle auto. Infatti, residui e acque reflue finivano in strada. In realtà, la normativa di settore prevede che le acque reflue provenienti da un autolavaggio, considerate scarichi “industriali”, debbano essere autorizzati e scendere dentro apposite vasche di raccolta.
Sempre durante le verifiche, la task force ha constatato che il titolare non aveva alcuna documentazione dichiarante il regolare smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi, come gli oli minerali e le sostanze chimiche contenute nei detersivi adoperati o i fanghi prodotti dall’attività.
Queste omissioni rappresentano una grave minaccia per l’ambiente, in quanto lo smaltimento inadeguato di tali rifiuti può comportare problemi significativi all’ecosistema.
Inoltre i carabinieri, nell’osservare attentamente i locali, hanno scorto un allaccio abusivo alla rete idrica pubblica, ai danno della società “Sidra“. Infatti, alla condotta che forniva acqua allo stabile, vi era applicato un tubo che bypassava il contatore, consentendo perciò al gestore di non pagare bollette per l’acqua consumata.
Per tutte le violazioni accertate e sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale, il proprietario dell’autolavaggio, un 38enne del posto, residente a Gravina di Catania, è stato denunciato all’autorità giudiziaria. Sia i locali che l’attrezzatura utilizzata per il lavaggio, li hanno sottoposti a sequestro preventivo.
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