CATANIA – Il personale della Squadra Amministrativa della Divisione di polizia amministrativa e sociale della Questura di Catania, durante l’espletamento dei servizi predisposti dal Questore volti al contenimento della diffusione del virus Covid-19, ha proceduto al controllo di una associazione culturale, in via Stella Polare.
Dal controllo è emerso che all’interno dell’associazione vi erano diversi avventori, alcuni dei quali con precedenti penali, che non risultavano registrati in qualità di soci. Uno di loro era intento a giocare a una slot-machine collegata a un videoterminale non rispondente alle caratteristiche di legge.
Inoltre, sono state riscontrate altre irregolarità e sono state effettuati sanzioni amministrative per un totale di 64.766,21 euro:
- è stata sanzionata, per un importo totale di 1.032,91 euro, poiché il titolare aveva trasformato il club in sala pubblica da gioco senza essere in possesso della prescritta autorizzazione di Polizia, consentendo l’ingresso all’attività a persone che risultavano essere sprovviste di tessera di affiliazione;
- è stato contestato l’illecito amministrativo poiché era stato installato e reso funzionante un apparecchio videoterminale idoneo a consentire l’esercizio del gioco con vincite in denaro destinato, anche indirettamente, a qualunque forma di gioco, anche di natura promozionale, non rispondenti alle caratteristiche di cui ai commi 6 e 7 dell’art.110 TULPS. Sanzione di 10mila euro con contestuale sequestro del dispositivo elettronico;
- sono state comminate 10 sanzioni per altrettanti illeciti amministrativi, con contestuale sequestro, per uso di apparecchi elettronici da gioco non conformi alla normativa vigente. Sanzione di 13.333,3 euro;
- sono state effettuate 10 contestazioni di illecito amministrativo relativi alla violazione di cui alla norma del punto precedente, in quanto gli apparecchi elettroni da gioco erano sprovvisti di nulla osta rilasciato dall’A.A.M.S. Sanzione di 10mila euro;
- contestato al titolare di aver messo a disposizione del pubblico postazioni per la navigazione su internet, senza aver effettuato la prescritta comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico Comunicazioni – Ispettorato Territoriale Sicilia – Palermo. Sanzione di 30mila euro.
Il responsabile è stato anche denunciato all’autorità giudiziaria poiché non era in possesso della prescritta tabella dei giochi proibiti.
Infine, poiché la sala scommesse, ancorché in stato di illegalità, era in attività nonostante fosse vietato, è scattata la contestazione per le violazioni delle norme antipandemiche che ha comportato una sanzione di 400 euro, con l’applicazione della sanzione accessoria della chiusura di 5 giorni che decorreranno a far data dalla decadenza del divieto di apertura.
Inoltre a seguito di un attento controllo ai dispositivi di distribuzione dell’energia elettrica si riscontravano diverse anomalie, pertanto si è chiesto sul posto l’intervento di personale ENEL che, previo accertamento tecnico, ha rilevato un allaccio diretto abusivo alla rete elettrica.
Per tale motivo il responsabile e il coniuge sono stati denunciati all’autorità giudiziaria in concorso per furto di energia elettrica.
Immagine di repertorio