CATANIA – Non sono più le ferie di tanti anni fa, nè tanto meno i tempi degli anni passati in cui, ad agosto, soprattutto nel periodo del tanto atteso “ponte” di Ferragosto, i negozianti abbassavano le saracinesche dei loro magazzini per andare in ferie e godersi l’estate.
La crisi, che ormai da tempo ha travolto Catania e dintorni, costringe quest’anno i proprietari dei negozi a rimanere “aperti per crisi”.
A parte il giorno di Ferragosto, nei restanti giorni del mese, a chiudere saranno soltanto i settori tecnici come ferramenta a colori, autoricambi, sanitari, computer. Anche il settore “gioielleria” vedrà appeso alla saracinesca il cartello “chiuso per ferie” ma, i restanti, dall’alimentare alle calzature all’abbigliamento, vedranno le loro “ferie” andare in fumo e, costretti dalla crisi, resteranno aperti.
Il vice direttore della Confcommercio, Francesco Sorbello, ha così spiegato meglio la situazione: “La crisi ed il vertiginoso calo dei consumi degli ultimi sette anni ha messo in ginocchio molte imprese e comunque ha ridotto la capacità di resistenza agli eventi negativi che inevitabilmente ci sono sempre stati”.
Una Catania, insomma, “aperta per crisi” che saluta le ferie.