Catania, ancora disagi e problemi legati alla sicurezza. Il Siap: “La coperta è corta”

Catania, ancora disagi e problemi legati alla sicurezza. Il Siap: “La coperta è corta”

CATANIA – La movida, il vandalismo e il codice rosso sono sempre temi accentro del panorama della città di Catania. A riguardo sotto i riflettori dei sindacati vi sono le azioni e le posizioni degli enti che sono preposti alla gestione.

Sulla questione si espressa la segreteria provinciale del sindacato Italiano che ha spiegato che vi è “un abbandono della città, una inesistente politica di risanamento urbanistico” e “da aggiungere un corpo di Polizia Municipale sott’organico e che fa miracoli. Questo è uno spaccato della sicurezza catanese che è una materia di tutti e non di alcuni ne un mezzo per fare passerelle, ma uno sforzo collettivo anche dei cittadini che ogni giorno segnalano al 112 o su YouPol e che gli operatori della polizia di Stato e dei carabinieri affrontano quotidianamente, aggravata dalla situazione strutturale disastrosa che contraddistingue questa città“.

Troppe vigilanze a Tribunali e strutture fisse ospedali eccetera (qualcuno li deve pur fare) troppo la mancanza di uomini e mezzi in una città dimenticata da anni“, prosegue la sigla sindacale. “Il Siap ha da sempre affrontato questi temi, anche con il questore dottore Calvino, in occasione degli incontri nei tavoli di contrattazione con i sindacati di polizia più rappresentativi, ovviamente si è messo immediatamente al lavoro per la risoluzione di problemi vecchi che si tramandano da tempo, dando priorità a quelli che sono gli interventi più urgenti, ma la coperta è terribilmente corta e i poliziotti sono chiamati a enormi sacrifici, anche derogando alle loro normali e ordinarie funzioni“.

Poi il sindacato ha continuato la nota spiegando che è stata apprezzata “sin da subito l’implementazione delle volanti che da 6 equipaggi sono passati a 9 per turno, equipaggi attenti soprattutto nell’ambito degli interventi di violenza domestica rispondendo con efficacia al cittadino/a vittima di violenza, ma anche per il cambio di rotta sul tema logistico con i progetti attuati in questi ultimi 2 mesi di lavoro, nuovi locali al Commissariato di Acireale (oggetto di crollo del tetto), creazione della nuova camera Fermati del polifunzionale un progetto fermo da anni sboccato da una settimana che doterà le Volanti di un ufficio per trattenere le persone fermate, ma anche l’imminente spostamento di uffici al piano terra della questura ristrutturati da recente e ancora la dismissione di locali poco dignitosi con lo spostamento di importanti sedi ( quali il settore polizia scientifica, telecomunicazioni, personale eccetera)“.

Su tali iniziative e azioni intraprese il Siap ha aggiunto: “Questo permetterà di ridurre le vigilanze e implementare i commissariati di zona sedi anche di uffici denunce. Il Covid-19 ha ulteriormente aggravato la situazione impegnando molte risorse per i controlli cittadini sempre fatti con ponderatezza e discrezione“.

Siamo preoccupati per il pensionamento di oltre 90 poliziotti in meno di 9 mesi e siamo preoccupati per l’età anagrafica importane nei poliziotti “, conclude la sigla sindacale. “Attendiamo risposte dal Dipartimento di P.S. come dal segretario Gen. Siap ribadito durante i lavori del IX Congresso Nazionale a Roma alla presenza del Ministro degli Interni, del sottosegretario Nicola Molteni, del capo della polizia, e delle altre autorità dello Stato“.

Immagine di repertorio