Catania, allarme in Questura: uomo ferisce 3 agenti e tenta di strappare pistola a un poliziotto

Catania, allarme in Questura: uomo ferisce 3 agenti e tenta di strappare pistola a un poliziotto

CATANIA – Si ripropone il problema della sicurezza anche all’interno degli uffici di Polizia di Stato di Catania. L’ultima notizia, come diffuso dal Siap, in ordine di tempo riguarda “tre poliziotti feriti, un computer danneggiato e l’autore libero di andarsene a casa, almeno secondo il magistrato“.

Questo è il risultato della notte “brava” di un keniota per aver colpito gli agenti intervenuti e tentato di strappare la pistola a uno di essi. Come afferma il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP)decine di richieste per dotare la Squadra Volanti di un ufficio denunce dignitoso e una stanza per la trattazione dei fermati per accertamenti, idonea e sicura, ovviamente parliamo dei locali della Questura, gli unici esistenti in tutta la città“.

Prosegue la nota stampa: “Il risultato a queste richieste, invece è stato la chiusura delle celle di sicurezza ritenute inidonee, che lasciano la stanza per la trattazione fermati unica sala di attesa per gli arrestati, i denunciati e i fermati, tutti insieme ai poliziotti delle volanti che all’interno della stessa stanza sono costretti a redigere gli atti con i soli due computer a disposizione. Questa mattina, computer ne è rimasto solo uno, perché sono stati i calci dell’arrestato a mettere fine alla sua esistenza“.

Continua il sindacato: “Nelle mattinate, infatti, due equipaggi sono intervenuti per controllare quattro uomini ubriachi e molesti e con non poche difficoltà, li hanno accompagnati nei locali della Questura. Una saletta particolarmente affollata, in 30 mq., infatti, 5 fermati, un arrestato e 10 operatori volanti, in attesa per redigere gli atti di competenza inerenti altri interventi. Ovvio che soli due computer formano una coda di attesa degli operatori che lavorano“.

Per il Siap, “la questione, posta nuovamente alcuni giorni fa al Questore, desta preoccupazione, perché si rischia di essere coinvolti in aggressioni da parte delle persone arrestate o fermate. Spazi stretti e nessuna protezione, per gli operatori che devono reagire fisicamente a queste opposizioni. Non si può garantire sicurezza a poliziotti e fermati, oltreché, per ogni individuo, si devono trattenere più equipaggi che ovviamente lasciano incustodito il territorio da pattugliare. Il fatto accaduto ieri notte non è nuovo e registriamo anche che la persona, prima di essere arrestato e condotto in questura, aveva ferito tre poliziotti e, a uno di loro, aveva anche tentato di strappargli l’arma dalla fondina“.

Il Siapchiede con forza una soluzione immediata, non è più tollerabile la situazione e non vorremmo che qualcuno si ferisse, coinvolgendo anche chi sosta per accertamenti e che non ha nulla a che vedere con l’ipotetico ‘aggressore di turno’. La sicurezza per chi lavora è un ‘obbligo sociale’ o almeno non per i poliziotti che pagano le carenze normative e strutturali di Governi sempre più latitanti sul piano normativo e delle risorse finanziarie per le forze dell’ordine“.

Immagine di repertorio