Catania, allarme “blu”. 20 colonnine Sostare distrutte: 120mila euro di danni

Catania, allarme “blu”. 20 colonnine Sostare distrutte: 120mila euro di danni

CATANIA – Allarme “blu” in città. La guerra dei vandali e degli abusivi contro Sostare e le strisce blu sta continuando e ha mietuto ben venti “vittime”: le colonnine della partecipata del Comune di Catania.

Ieri sera l’ultimo episodio delinquenziale: una colonnina della Sostare, in via Santa Maddalena, è stata fatta esplodere. Si tratta dell’ennesimo parcometro distrutto: stavolta, però, non sono stati rubati gli spicci all’interno segno che si tratterebbe di attentati mirati dietro ai quali si celerebbe il fruttuoso racket dei posteggiatori abusivi.

La criminalità e i vandali hanno alzato il tiro specie dopo l’introduzione – di Comune, Sostare e Amt – del pagamento di una sosta notturna in centro storico con una tariffa unica di due euro e l’introduzione di un bus navetta che conduce da piazza Carlo Alberto sino in centro.

I danni ammontano a 120mila euro complessivi e i nuovi parchometri – che dovranno rimpiazzare quelli distrutti – arriveranno dalla ditta tedesca che li affitta e non dovrebbe esserci nessun danno economico per il Comune.

Da Palazzo degli Elefanti hanno garantito un impegno concreto per debellare il fenomeno dell’abusivismo e Marco Consoli, il vicesindaco, ha affermato che “non sa sarà una lotta contro i mulini a vento”.

Però già lo scorso marzo, quando ancora non si erano raggiunti gli attuali picchi di allarme sociale, vi era una mozione che impegnava l’amministrazione – firmata dal consigliere Giuseppe Musumeci di Articolo 4 – a contrastare il fenomeno dell’abusivismo.

mozione musumeci

“Chiedo – spiega il consigliere Musumeci – all’amministrazione di applicare l’ordinanza sindacale, come richiesto dalla mia mozione votata all’unanimità dal consiglio comunale, volta a contrastare i posteggiatori abusivi in tutta la città e specie in centro con una costante sorveglianza dei vigili in sinergia con tutte le forze dell’ordine e istituendo, qualora possibile, un presidio permanente”.

Sul fronte delle indagini i Carabinieri stanno vagliando diverse piste senza tralasciarne alcuna: dal racket degli abusivi ai semplici vandali sino a un’organizzazione che avrebbe mire per l’appalto dei parcometri.

Gli uomini dell’arma già da un anno – quando iniziarono i primi danneggiamenti alle colonnine – stanno svolgendo degli accertamenti. Potrebbero essere dei minori assoldati per “assaltare” i parcometri o dei semplici vandali che desiderano rubare i soldi all’interno.

Anche se alcune volte si è trattato di un danneggiamento senza alcun furto. Intanto la mobilitazione corre veloce sul web: già da tempo sui social network sono attivi diversi gruppi contro i posteggiatori abusivi ed esiste anche un’applicazione per gli smartphone.

“Posteggiamo i posteggiatori” è una comunità che conta oltre 3mila “mi piace” e vi sono le segnalazioni degli utenti corredate da foto riguardo i punti nevralgici ove “comandano” gli abusivi.

Anche il gruppo Facebook “posteggiatori abusivi: io non pago!” e la pagina “inciviltà a Catania” hanno risvegliato le coscienze dei cittadini costretti a fare i conti con il pizzo di strada. L’app, invece, consente agli utenti di segnalare – anche attraverso foto e in forma anonima – i punti presidiati dagli abusivi e di avere una cartina completa dei luoghi dove imperano i posteggiatori, con tanto di tariffe ed eventuali “rischi” che si corrono non pagando.