Catania allagata, le motivazioni del problema

Catania allagata, le motivazioni del problema

CATANIA – Con l’avvento della stagione autunnale arriva anche il maltempo, ospite poco gradito, soprattutto in una città come Catania abituata a grandi giornate di sole indipendentemente dalle stagioni.

Domenica scorsa è stato il classico esempio di come, nella stagione autunnale, il meteo possa variare nel giro di pochissime ore. Dal sole della mattinata infatti nel pomeriggio si è abbattutto un temporale che per più di un ora ha colpito Catania ed i paesi dell’hinterland.

Nonostante il nubifragio abbia avuto breve durata il disagio riportato nelle strade del centro è stato grandissimo. In una sola ora varie zone di Catania, come San Giorgio, Corso Indipendenza o nelle zone vicine agli archi della Marina, si sono trasformate in piscine con le macchine quasi del tutto sommerse.

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Zona San Giorgio

“Il sindaco Enzo Bianco – ha fatto sapere il Comune – in stretto contatto con i tecnici comunali, con l’assessore Salvo Di Salvo, l’ingegnere Fabio Finocchiaro e con il presidente della Multiservizi Giovanni Giacalone, ha coordinato tutte le azioni necessarie per riportare nel più breve tempo possibile la situazione alla normalità”.

“Impegnati nei vari interventi tecnici comunali – ha continuato il portavoce del Comune – e della Multiservizi, Protezione Civile comunale, che fin dall’insorgere dell’emergenza è stata presente sui luoghi ed ha costantemente monitorato gli eventi, vigili urbani e volontari della Protezione Civile”.

Ma i disagi in queste zone sono rimasti e sono molti. Il primo e più importante riguarda principalmente il sistema di illuminazione che, da cinque giorni a questa parte, ha lasciato al buio varie parti della città a causa di un probabile corto circuito dovuto alla pioggia torrenziale.

Il motivo principale che ha portato Catania ad allagarsi a causa di un semplice nubifragio è dovuto all’eccessiva presenza di sporcizia ed immondizia varia che affolla le strade catanesi soprattutto dopo la stagione estiva.

Bastava, infatti, una pioggia più intensa per far sì che i rifiuti si spostassero verso i tombini della rete fognaria e li otturassero. Si comprende quindi come nel quartiere di San Giorgio questo abbia influito a far innalzare il livello dell’acqua come fosse una piscina.

Da cinque giorni a questa parte, la paura più grande dei cittadini catanesi è quella di dover affrontare un altro temporale che, anzichè durare solo un’ora, possa prolungarsi per più tempo, mettendo ancor più in ginocchio la città e costringendo i cittadini a ritrovarsi con i “piedi a mollo”.