Catania al buio, niente luci nella “città fantasma”: spazio alla criminalità, cresce la paura

Catania al buio, niente luci nella “città fantasma”: spazio alla criminalità, cresce la paura

CATANIA – Catania “città fantasma” da sempre. Così la raccontano e descrivono in tanti ormai. Il motivo? Sarebbe da attribuire alla mancanza d’illuminazione che certamente, non riesce a valorizzare ciò che ha da offrire a turisti e cittadini una provincia di tale portata.

Proprio così, perché una volta andato via il sole, ecco che va via anche la luce che nasconde negozi, vie e viuzze che, sicuramente, hanno bisogno di una certa valorizzazione che non può dare, senza alcuna ombra di dubbio, una mancata illuminazione.

Proprio così, perché spesso, a illuminare intere strade, ci pensano solo e soltanto neon e insegne di attività commerciali, le quali, puntualmente, alla loro chiusura, lasciano spazio al buio.

Chi affronterebbe d’altronde una città spenta, al calar del giorno, quando tutto si copre di mistero e Catania si risveglia e si spoglia di qualsiasi inibizione? La paura certamente c’è e ad averla sono in primo luogo le ragazze, per lo più adolescenti, le quali, oggi, ci pensano due volte prima di uscire da sole, a causa delle mille aggressioni, che sempre più spesso si ripetono ai danni di coetanee e di cui informano giornali e quotidiani.

Fonte foto: lasiciliaweb

A lamentarsi del disagio cui si è costretti ad assistere ogni giorno è Giulia, 16 anni, che ci dice: “Non posso più uscire quando fa sera, o per meglio dire, non posso più andare in zone poco illuminate o completamente al buio di Catania… E sono parecchie! – racconta nervosa – non mi sento più sicura quando cammino – continua – e ho paura di eventuali aggressioni”.

Ed è proprio la mancanza di luce che spesso va di pari passo con il poco o, addirittura mancato, controllo di alcune zone, le quali, così facendo, oltre ad essere meno frequentate andranno via via a versare in un degrado che si potrebbe evitare.

Non si tratta, quindi, solo di viabilità, dato che così facendo si compromette la guida notturna, ma anche, e principalmente, di vivibilità, in quanto non avere una visuale di 360 gradi non scoraggia sicuramente la criminalità e gli episodi a essa legati, bensì i cittadini che, adesso, hanno paura di uscire, anche solo per farsi una semplice passeggiata.