CATANIA – Si è conclusa nei migliori dei modi una vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti due catanesi accusati di rapina.
L’evento delittuoso si sarebbe verificato in una banca di Senigallia, nelle Marche, nel 2015. Allora i ladri, entrati all’interno dell’istituto bancario con il volto coperto, riuscirono a scappare con un bottino da 60mila euro.
Avviate le indagini, i testimoni sottoposti a interrogatorio individuarono i due catanesi – di 54 e 59 anni oggi – come i responsabili della rapina subìta, nonostante il tentativo dei ladri di non farsi riconoscere.
Nel 2017 vennero indagati ufficialmente dalla Procura e nel 2019 sarebbe iniziato il processo nonostante i difensori dei due accusati avessero respinto le accuse.
Dopo 5 anni i presunti ladri sarebbero stati assolti perché i rappresentanti legali sarebbero riusciti a dimostrare l’impossibilità da parte degli assistiti di commettere tale reato.
Infatti, il 59enne al momento dell’irruzione in banca si trovava rinchiuso nel carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, mentre il secondo uomo sarebbe stato sottoposto all’obbligo di firma a Messina. La vicenda è stata ricostruita da AnconaToday.
Immagine di repertorio
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