CATANIA – Nulla di fatto dopo l’incontro tenutosi oggi all’ufficio provinciale del lavoro di Catania riguardo alla situazione nella quale versano i 100 dipendenti della Dacca, la storica azienda produttrice di stoviglie monouso con sede ad Aci Catena, nel Catanese.
Presenti alla riunione i rappresentanti delle sigle sindacali, che stanno facendo in modo che i lavoratori dell’azienda non rimangano senza lavoro. Secondo quanto sarebbe emerso, l’azienda sarebbe intenzionata a portare i libri in tribunale per dichiarare il fallimento a causa della mancanza di risorse. La cassa integrazione sarebbe garantita solo per 30 dipendenti.
Ciò non sarebbe andato giù ai vertici delle sigle sindacali, che avrebbe avanzato un’istanza al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per avere un aumento della disoccupazione e affinché la cassa integrazione venga concessa a tutti i lavoratori.
Una conferma di questo arriva dal segretario regionale Snalv, Antonio Santonocito, che afferma: “L’azienda dice di non aver risorse economiche e di voler portare i libri in tribunale. Vogliamo capire se c’è la possibilità di concedere la cassa integrazione a zero ore per tutti i 100 dipendenti. Abbiamo fatto la richiesta al Ministero del Lavoro anche per un aumento della disoccupazione per chi opera del settore plastica, portandolo a 4 o 5 anni. L’avvocato dell’azienda sarà a Roma nelle prossime settimane e vedrà di capire con i funzionari se ci sarà possibilità di realizzare questi due obiettivi. Ci siamo dati appuntamento il 27 giugno sempre all’ufficio provinciale del lavoro e, se da lì i funzionari gli diranno che se ne potrà discutere, allora andremo a Roma, in caso contrario la vicenda verrà chiusa negativamente”.
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