Caso Valentina Salamone, arriva la svolta. Domani si assegna l’incarico per gli accertamenti sul dna

CATANIA Sul misterioso caso di Valentina Salamone, la ragazza morta in una villetta nelle campagne di Adrano il 24 luglio del 2010 in circostanze oscure, arriva una svolta. Domani alle ore 15 avverrà l’assegnazione dell’incarico tecnico irripetibile sugli indumenti e le scarpe della donna nonché sulla corda e sull’asciugamano utilizzato per tamponarle il sangue. Si tratta di un’importante novità che potrebbe consentire di accertare con precisione cosa successe la sera in cui Valentina venne assassinata e c’è la possibilità di risalire al dna di chi ha tolto la vita alla ragazza durante una festa dove si consumarono alcool e droghe.

L’assegnazione dell’incarico tecnico arriva a distanza di una settimana da un altro dato considerevole: il gip Francesca Cercone ha infatti respinto la richiesta di archiviazione del caso avanzata dalla procura generale sia contro ignoti sia nei confronti di Nicola Mancuso, 32 anni, presunto autore dell’omicidio. Ha inoltre stabilito un lasso di tempo di sei mesi per avere i risultati della campionatura integrale della corda, degli indumenti e delle scarpe che Valentina Salamone indossava ed è stata, di conseguenza, accolta l’opposizione del legale della famiglia Dario Pastore.

L’uomo si è sempre proclamato innocente ed è stato arrestato il 4 marzo del 2013 ed è stato rimesso in libertà il 28 ottobre successivo dal tribunale del riesame. È stato coinvolto – con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti – nell’ambito dell’operazione denominata “Binario morto” dello scorso aprile.

Giorgia Mosca – Andrea Sessa