CATANIA – Alla ricerca di certezze in una vicenda rimasta per (troppi) anni all’oscuro – come abbiamo anticipato ieri – è stato oggi assegnato l’incarico tecnico irripetibile sugli indumenti di Valentina Salamone, la diciannovenne morta il 24 luglio 2010 durante una festa a base di droga ed alcool, nonché sulla corda, sulle scarpe e sull’asciugamano utilizzato dai genitori per tamponarle il sangue.
L’incarico è stato assegnato al Ris di Messina e sarà la prova delle prove anche perché nessuna delle parti ha richiesto l’incidente probatorio.
Martedì alle ore 15,30, si procederà, dunque, alla rilevazione di possibili campioni di DNA appartenenti all’indagato numero uno: Nicola Mancuso ma potrebbero spuntare anche nuove tracce… magari di un complice.
L’avvocato Dario Pastore che con la famiglia Salamone sta portando avanti la battaglia per far emergere la verità, parteciperà agli accertamenti che potrebbero finalmente concludere le indagini.
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