CATANIA – Il prossimo 4 febbraio si terrà un nuovo faccia a faccia (ore 11) al centro per l’impiego di Catania tra sindacati, lavoratori e azienda a proposito del caso Myrmex.
Un prosieguo di un confronto iniziato stamani, ma terminato con un nuovo rinvio chiesto dai dipendenti fissato a pochissimi giorni dalla data di scadenza oltre la quale scatterà il licenziamento definitivo dei ricercatori del laboratorio d’eccellenza.
Il clima tra i lavoratori diventa sempre più teso, anche a causa del fatto che stamattina la Wyeth Lederle Gruppo Pfizer, chiamata in causa la scorsa settimana dai rappresentanti di Cigl, Filctem, Uil e Rsu, ha disertato la riunione poichè “l’azienda ha assolto pienamente a tutti i propri obblighi contrattuali nei confronti di Myrmex”, si legge nel verbale della riunione.
Nessun cambiamento neppure sul fronte della posizione aziendale: la Myrmex non crede sia possibile infatti ricorrere a soluzioni alternative ai licenziamenti e sottolinea che non sembrano esserci prospettive concrete di ripresa dell’attività.
All’incontro di oggi erano presenti il segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota, la segretaria confederale della Cgil Margherita Patti, il segretario generale della Filctem Cgil Catania Peppe D’Aquila, il segretario provinciale Filctem Cgil Giovanni Romeo, il segretario provinciale della Uil, Alfio Avellino, e i rappresentanti RSU Cisal e Cgil, Nuccio Canarelli e Giovanni Cantone.
“Se oggi una sessantina di ricercatori catanesi si trovano a dover fare i conti con la disoccupazione imminente lo dobbiamo anche alle scelte sbagliate della Wyeth che oggi non si è presentata all’incontro. Nei mesi scorsi i dipendenti hanno anche inviato i loro curriculum alla loro ex azienda titolare, che però non ha ritenuto di prenderli in considerazione, procedendo con altre assunzioni. Siamo pronti ad una protesta forte, siamo pronti a far sentire le nostre ragioni con una certa energia. Non ci arrenderemo e contestiamo con forza i licenziamenti” hanno commentato i sindacalisti.