Caso Muos, oggi l’udienza. Di chi sono le responsabilità?

CALTAGIRONE – Inizia oggi il processo sul Muos, al Tribunale di Caltagirone, per cercare di dare una svolta e capire di chi sono le responsabilità penali. Chi ha autorizzato queste opere abusive?

Era il 2012 quando, la Cassazione, del sistema di comunicazione del dipartimento della Difesa Usa, sequestrava il “Mobile user objective system”.A distanza di anni, nonostante un continua tira e molla, oggi l’udienza. 

Intanto, l’associazione Rita Atria, ha chiesto di costituirsi parte civile durante il processo. A comunicarlo è stato, alcuni giorni fa, il legale Goffredo D’Antona. Quest’ultimo ha anche depositato una lista testi con i nomi di coloro che si sono assunti “la responsabilità politica” autorizzando queste opere nel territorio di Niscemi.

Tra i nomi spuntano quello di Raffaele Lombardo e Rosario Crocetta, principali indagati politici. Inoltre, stamani, potrebbero testimoniare anche il giornalista Antonio Mazzeo e i dirigenti regionali, Gaetano Gullo e Antonio Sansone. 

D’Antone sottolinea come il problema più grave sia “l’enormità della concessione rilasciata dal dirigente che non poteva non rendersi conto che stava commettendo un reato parimenti i soggetti privati che hanno realizzato il Muos nelle sue varie componenti”. 

Per questo, tra gli imputati, spiccano figure “importanti” come il dirigente regionale Giovanni Arnone; il presidente del consiglio di amministrazione di “Gemmo Impianti”, Mauro Gemmo; la titolare di Lageco, Adriana Parisi; il direttore dei lavori, Giuseppe Leonardi e i legali delle ditte implicate: “Calcestruzzi piazza s.r.l.”, “Pb Costruzioni” e ”C.r. Impianti s.r.l.” e, dunque, Concetta Valenti, Carmelo Puglisi e Maria Rita Condorelli.