BELPASSO – Ieri si è svolto nella sede della Meridi srl di Belpasso, in provincia di Catania, l’incontro con gli amministratori straordinari, Elio Blasio e Luciano Fausti, assente per impegni pregressi Simone Manfredi, nominati dal Ministero dello Sviluppo Economico per conto del Tribunale di Catania, per tentare il salvataggio del gruppo della grande distribuzione a marchio Fortè.
Il Sinalp Sicilia con Andrea Monteleone e l’RSA Filippo Nicolosi, insieme ai colleghi dell’USI Palermo, Giuseppe Mercurio, Alberto Longo e Luciano Cristaldi, e della Confsal Agrigento con Manlio Cardella e Gioacchino Ficarra hanno ringraziato gli amministratori straordinari per la loro tempestiva disponibilità a incontrare i rappresentanti dei lavoratori, affinché si possano chiarire le rispettive posizioni e trovare un punto comune che permetta la sopravvivenza dell’azienda, con la conseguenziale salvaguardia dei livelli occupazionali.
Gli amministratori hanno dichiarato che, pur nella grande difficoltà riscontrata, il loro obiettivo è recuperare l’equilibrio economico/finanziario dell’azienda, e quindi entro 30 giorni completare la fase di osservazione, in modo che il Tribunale di Catania possa, previa visione del parere non vincolante che sarà emanato dal Ministero dello Sviluppo Economico, emettere la decisione definitiva sul futuro del Gruppo Fortè.
Da una prima sommaria analisi, gli amministratori hanno comunicato che i lavoratori, risultanti a libro paga dell’azienda, sono 473. Su questo punto le OO.SS. (Organizzazioni Sindacali) hanno voluto evidenziare che, in realtà, all’inizio della crisi aziendale i lavoratori erano quasi 600 e che la differenza dei dati nasce dal fatto che parecchi lavoratori sono stati costretti a dare le dimissioni per giusta causa, per poter presentare domanda NASPI e sopravvivere ai mancati pagamenti degli stipendi.
Dal confronto è chiaramente emersa la piena volontà a far rinascere la rete distributiva Fortè e, a tal proposito, già la prossima settimana gli amministratori prenderanno contatto con i fornitori, affinché si possa riprendere la fornitura della merce.
Questo sarà l’inizio della ripresa che salvaguarderà i livelli occupazionali, per come sempre richiesto dalle OO.SS. Sinalp, Usi e Confsal. Queste hanno fatto presente agli amministratori che già sono stati organizzati diversi scioperi, a partire da agosto 2019, e diverse iniziative che hanno condotto a una attenzione nazionale il problema Fortè.
Sinalp, Usi e Confsal hanno già avuto incontri con le Prefetture di Palermo, Catania e Agrigento, hanno dato vita a contatti con il Ministero del Lavoro e grazie all’incontro, avuto nella Presidenza della Regione Siciliana, anche il Governo Regionale ha dato piena disponibilità a lavorare con gli amministratori per raggiungere il comune obiettivo.
Infine, la V Commissione del Parlamento Siciliano ha protocollato la richiesta di Audizione, presentata da Sinalp, Usi e Confsal con l’invito a partecipare degli amministratori straordinari e degli assessori al Lavoro e allo Sviluppo Economico, affinché si possa attuare lo stato di crisi aziendale e attivare la CIG straordinaria a norma della legge 236/93.
Inoltre, si è discusso anche della successiva cessione del ramo d’azienda e, a tal proposito, le OO.SS. hanno voluto evidenziare una attenzione particolare verso i lavoratori triennali che a breve avranno i loro contratti in scadenza, in modo tale che nessuno sia lasciato fuori dalle future trattative.
In merito alla trattativa che era stata instaurata con la società Apulia srl si è precisato anche che, nel caso questa vada in porto, bisogna evidenziare la condizione essenziale che i dipendenti del magazzino e degli uffici di Meridi, in totale circa 60, siano inclusi nell’operazione.
Avendo preso atto della piena solidarietà, degli amministratori, verso i dipendenti Fortè e il loro sacrosanto diritto alla salvaguardia del lavoro, le OO.SS. hanno dato la loro disponibilità a collaborare per la riuscita dell’obiettivo comune.