Caso Diciotti, chiusa indagine contro gli scafisti: tratta di esseri umani e violenza sessuale tra i reati contestati

Caso Diciotti, chiusa indagine contro gli scafisti: tratta di esseri umani e violenza sessuale tra i reati contestati

PALERMO – Svolta nel caso Diciotti: la procura di Palermo ha chiuso l’indagine sui 4 uomini accusati di essere gli scafisti del barcone soccorso dalla nave Diciotti lo scorso agosto.

L’imbarcazione trasportava 190 migranti, di cui 13 ammalati, dalla Libia alla Sicilia.

L’autorizzazione dello sbarco è stata concessa, non senza polemiche accese a livello politico e sociale, solo diversi giorni dopo l’arrivo della nave al porto di Catania. Dopo le varie operazioni di soccorso e gli esami di rito, gli stessi sopravvissuti al terribile viaggio, fatto di stenti e violenze inaudite, avevano riconosciuto i quattro scafisti, successivamente individuati e arrestati.

Si tratta degli egiziani Ahmed Shalaby Farid, 23 anni, Ashraf Abnibrahim, 39 anni e Shahalom Mohammod, 26 anni, e da Al Jezar Mahammed Ezet, 24 anni, originario del Bangladesh.

I reati contestati sono associazione per delinquere finalizzata alla tratta degli esseri umani, violenza sessuale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con una serie di aggravanti, tra i quali abusi e vessazioni di varia natura ai danni dei migranti.

L’indagine, aperta dalla procura del capoluogo etneo, è proseguita e si è conclusa a Palermo dopo ben 6 mesi.

Fonte immagine: Ansa