CATANIA – Si riaccendono i riflettori sulla questione che vede protagonista un carabiniere, accusato di aver girato un video rilevante nell’ambito del caso Apostolico. Nel filmato sarebbe stato ripreso il giudice Iolanda Apostolico che nel 2018 al porto di Catania avrebbe partecipato alla manifestazione contro le politiche migratorie del governo.
Il militare è stato ascoltato per oltre 90 minuti, come testimone, dal procuratore facente funzioni, Agata Santonocito. Avrebbe dichiarato di non essere stato lui a registrare il video. Ha aggiunto perciò di non aver confessato e quindi nemmeno ritrattato nulla. Il carabiniere era da solo di fronte al procuratore: non aveva a fianco il suo legale, l’avvocato Christian Petrina.
Migranti, carabiniere dice di avere un video di Apostolico ma poi ci ripensa
È intervenuto nella questione il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, alla commissione Affari costituzionali della Camera.
“Il 6 ottobre scorso – ha affermato – un militare ha riferito al suo superiore di avere effettuato alcune videoriprese della manifestazione” del 25 agosto 2018 al molo di Catania “e di aver diffuso uno dei filmati che riprendeva il magistrato“, ha concluso riferendosi a Iolanda Apostolico.
Carabiniere dice di avere un video di Apostolico ma poi ci ripensa
Il carabiniere però ha successivamente ritrattato le proprie affermazioni. Nei suoi confronti sono in corso accertamenti finalizzati alla valutazione della rilevanza disciplinare della sua condotta. La Procura di Catania è stata informata dell’accaduto.
Il ministro Nordio vuole saperne di più ma “nessuna ispezione” sulla giudice di Catania
“A seguito di 4 interrogazioni parlamentari, essendo doveroso rispondere, ho dato mandato alle articolazioni competenti del Ministero di acquisire articoli di stampa e pubblicazioni sui social media relativi alla giudice di Catania, Iolanda Apostolico. Non si tratta di un accertamento ispettivo né tanto meno dell’avvio di un’azione disciplinare“.
Con queste parole il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha annunciato un provvedimento che, come da lui stesso specificato, si limita ad un’attività di monitoraggio delle attività mediatiche che hanno coinvolto l’ormai celebre giudice del Tribunale etneo, Iolanda Apostolico.
Il “caso Apostolico”
Il caso che riguarda l’Apostolico è nato dopo la pubblicazione di un video postato da Matteo Salvini, che mostra la giudice di Catania partecipare ad una manifestazione a Catania nell’agosto del 2018.
Nel video, Salvini ha sostenuto che si trattava di una manifestazione di “estrema sinistra” a cui avrebbe partecipato la giudice, la quale aveva precedentemente annullato il trattenimento di quattro migranti nel Cpr di Pozzallo, contravvenendo al decreto legge Cutro.
Da quel momento il Partito Democratico (Pd), il Movimento 5 Stelle (M5s) e Sinistra Italiana (SI) hanno chiesto a più riprese al ministro dell’Interno, Piantedosi, di fornire spiegazioni sulla provenienza di quelle immagini che sembrerebbero essere state girate da qualche appartenente alle forze dell’ordine presente alla manifestazione.
Un’altra sentenza contro il Decreto Cutro
La giudice proprio nei giorni scorsi ha deciso di non convalidare i trattenimenti nel cpr di Pozzallo disposti dal questore di Ragusa nei confronti di altri quattro migranti tunisini. Domenica scorsa un altro giudice di Catania non aveva convalidato sei trattenimenti.