PIEDIMONTE ETNEO – È decisamente nutrita la schiera dei dipendenti del Comune di Piedimonte Etneo finiti nel registro degli indagati per aver timbrato il cartellino senza però essersi mai recati sul luogo di lavoro.
Sono ben 49, infatti, i nomi attualmente al vaglio della Procura di Catania che ha scavato a fondo nei comportamenti avvenuti all’interno dell’ente amministrativo. Le indagini, in particolare, si sarebbero concentrate nell’arco temporale che va dalla primavera all’estate del 2015.
Gli inquirenti hanno lavorato tramite appostamenti e la visione delle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza.
Ecco, di seguito, l’elenco delle persone coinvolte, così come riportato dai colleghi del quotidiano La Sicilia a firma di Francesco Vasta: Santina Alba, Alfia Alfonso, Giuseppe Amante, Patrizia Ardizzone, Letizia Barone, Rosaria Bonaccorso, Orazio Agatino Brischetto, Rosa Cardillo, Maria Cartillone, Salvatore Caruso, Alfio Gerardo Cassaniti, Angela Cassaniti, Giuseppe Cassaniti (ex comandante vigili urbani, in pensione), Giuseppina Cassaniti, Maria Concetta Cavallaro, Antonino Coco, Salvatore Currenti, Salvatrice D’Aquila, Giuseppa Daidone, Giuseppe Di Benedetto, Letterio Filocamo, Giuseppina Fragalà (dirigente di polizia municipale), Tindara Franco, Maria Galvagno, Sebastiana Giombanco, Annunziata Grasso (deceduta), Francesca Grasso (dirigente Affari generali), Angela Guglielmino, Guidotto Antonina, Rita Leotta, Giovanni Marcenò, Angelo Musumeci, Giuseppe Nucifora, Gregorio Nucifora, Maria Assunta Nucifora, Carmela Panebianco, Domenica Pidoto, Alfia Domenica Pollicina, Gerardo Pollicina, Maria Teresa Puglisi, Clelia Gerarda Raciti, Grazia Raciti, Salvatore Romeo, Rosaria Sgroi (ex ragioniere generale, attualmente in pensione), Gaetana Spata, Maria Concetta Spinella, Francesco Valastro, Adriana Zappalà, Giuseppe Zappalà.
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