Caro bollette, giornata di mobilitazione dei dipendenti pubblici: forte partecipazione nel territorio etneo

CATANIA – Dopo le due Giornate nazionali di mobilitazione del 3 e del 12 ottobre contro il caro bollette, l’Unione Sindacale di Base ha dato vita, mercoledì 26 ottobre, a una Giornata di mobilitazione dei dipendenti pubblici in tutto il territorio nazionale con appuntamenti dentro e fuori i luoghi di lavoro per dare una ulteriore risposta ai “criminali rincari delle bollette energetiche” e all’inflazione fuori controllo che colpiscono duramente anche i lavoratori del settore pubblico, primi tra tutti i monoreddito, i part time, gli inquadrati nelle fasce più basse, i precari.

Tutto ciò all’interno di una congiuntura economica aggravata dall’inaccettabile prassi per la quale i contratti dei dipendenti pubblici o vengono sottoscritti già abbondantemente scaduti o non sono stati ancora sottoscritti con gli stipendi che sono in ritardo di anni, mentre le bollette e i prezzi sono sempre aggiornatissimi.

Tutto questo è non solo intollerabile ma anche economicamente insostenibile per lavoratrici, lavoratori e famiglie, ed è il motivo per il quale USB ha chiesto al presidente Mattarella di intervenire sul neo governo affinché inserisca in agenda come priorità assoluta la questione dei rinnovi dei contratti del Pubblico Impiego.

Le proposte urgenti

Rinnovi per i quali Unione Sindacale di Base avanza 5 proposte salariali urgenti:

  • Rinnovi contrattuali immediati;
  • aumenti adeguati all’inflazione reale e non all’IPCA depurato dei costi energetici;
  • buoni pasto di 10 euro per tutti;
  • indennizzo per le spese dei consumi domestici in smart working e buono pasto;
  • 14esima mensilità inserita stabilmente nella retribuzione.

Anche a Catania, in occasione della mobilitazione dell’USB P.I, si sono svolti all’interno di scuole e di uffici pubblici volantinaggi supportati dalle locandine sull’iniziativa attaccate nelle apposite bacheche.

Ci sono stati anche due momenti che si sono svolti  fuori dai posti di lavoro. Il primo a Picanello, in via Duca degli Abruzzi, dove in mattinata all’esterno del plesso dell’Istituto comprensivoAgatino Malerba” è stato esposto uno striscione rosso con la scritta centrale “ABBASSATE LE ARMI, ALZATI I SALARI. RINNOVATE I CONTRATTI“.

L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di una delegazione della Federazione Del Sociale USB, ha attirato l’attenzione partecipata di passanti e di negozianti.

L’altra iniziativa si è  svolta nell’Ufficio delle Entrate, dove, all’esterno dell’edificio, in orario di pausa pranzo, una decina fra lavoratrici e lavoratori ha esposto cartelloni contro il carovita e lo stesso striscione utilizzato in mattinata alla “Malerba”.

Dopo le giornate del 3, del 12 e del 26 ottobre l’USB è impegnata alla costruzione dello sciopero generale del 2 dicembre, indetto dal sindacalismo conflittuale di base.