CATANIA – Il Commissario Straordinario del Comune di Catania Piero Mattei e per il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria(DAP) del Ministero della Giustizia, Gianfranco De Gesu, hanno sottoscritto un Accordo di collaborazione volto a sviluppare percorsi di reintegrazione sociale e lavorativa in favore di soggetti destinatari di condanna penale definitiva.
“L’iniziativa promossa a Catania – ha spiegato De Gesu – rientra in un piano d’azione nazionale promosso dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, per lo sviluppo delle attività lavorative in favore della popolazione detenuta, al fine di ridurre il rischio di recidiva e recuperare alla comunità il reo, individuando, in sinergia con gli Enti territoriali, percorsi di riabilitazione e di reinserimento sociale in favore di soggetti condannati in via definitiva che si trovano in espiazione di pena, con una dimensione della riparazione del danno conseguente alla commissione del reato, concordata tra vittima e reo, perché il carcere e la società devono avere una continua osmosi”.
Il Commissario del Comune Mattei, dal canto suo, ha evidenziato: “A queste persone viene data una nuova possibilità di condurre una vita onesta prestando un servizio per la collettività. Librino è un quartiere con grandi problemi ma anche con tante risorse e questa è un’opportunità che va colta con grande generosità per contribuire a una società migliore”.
I detenuti selezionati da esperti educatori sociali, a cominciare da una decina di donne condannate che saranno impegnate nell’attuazione del piano di lavoro elaborato da Misericordie Librino, con l’impiego nelle attività di manutenzione del verde, assistenza alle persone, nella raccolta dei rifiuti e nella pubblica illuminazione, puntando sulla riqualificazione ambientale del territorio.
Il documento firmato, che sarà poi concretamente sviluppato con le articolazioni periferiche del Ministero della Giustizia, è stato siglato nella sede della Misericordia in viale Castagnola a Librino, dove verranno concretamente realizzati i progetti di pubblica utilità, rivolti alla popolazione detenuta ristretta a Catania.
A presentare l’iniziativa è stato Santo Carnazzo, direttore di Misericordie Librino, organizzazione che raduna un gruppo di associazioni volontaristiche impegnate nel popoloso quartiere periferico di Catania, alla presenza di numerosi rappresentanti del Ministero della delle forze dell’ordine, del volontariato, i direttori delle carceri di Catania e il procuratore aggiunto della Repubblica del Tribunale di Catania, Sebastiano Ardita, già vice direttore del Dap.
“Un momento di legalità che avvicina le istituzioni a Librino – ha detto Ardita – e che crea attenzione al mondo delle carceri, un luogo dove lo Stato non deve arretrare la propria presenza. Una possibilità di riscatto per i detenuti perché la pena carceraria va intesa come possibilità di reinserimento sociale e questa occasione creata dal Dap è un segnale di crescita per la nostra società”.
Tra gli obiettivi strategici dell’intesa, che sarà successivamente tramutata in protocolli operativi tra le due amministrazioni pubbliche, sono previsti lo svolgimento di attività da parte di soggetti detenuti a beneficio della collettività quale forma di riparazione nei confronti della società civile, parte offesa dal fatto criminoso commesso.
In questo modo, agevolando l’apprendimento di materie e tecniche utili all’inserimento nel mondo del lavoro, si realizza un processo dinamico di reintegrazione sociale.
La sensibilizzazione di tutte le strutture del territorio a sviluppare spazi occupazionali nel settore per le persone ristrette, auspicata dagli organi ministeriali e dal Comune ha fatto sì che l’accordo di collaborazione avesse per titolo “Mi riscatto per Librino”, un obiettivo raggiungibile grazie anche al coinvolgimento sinergico delle istituzioni e dei diversi soggetti pubblici e privati presenti sul territorio.
Immagini video di Filippo Sicali e Maria Angela Cinardo
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