Al Cara di Mineo la presidente dell’assemblea del Consiglio d’Europa

MINEO –Visitando il Cara di Mineo ho avuto un’impressione molto positiva della sua gestione, perché sono rimasta particolarmente colpita dalla professionalità e, soprattutto, dall’umanità con la quale vengono offerti i servizi agli ospiti, in particolare a donne e bambini”. Con queste parole si è congedata l’on. Anne Brasseur, presidente dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, al termine della vista di oggi al Cara di Mineo, dove è stata accolta dal direttore del Centro, Sebastiano Maccarrone, e dal viceprefetto di Catania, Maria Salerno.

L’on. Brassuer è giunta al Cara con al seguito una delegazione composta dall’on. Michele Nicoletti, presidente della delegazione italiana all’Assemblea parlamentare, da Federico Caselli, funzionario della Camera dei Deputati, e da Mark Neville, capo di gabinetto. Il gruppo ha percorso i viali principali del centro di contrada Cucinella, soffermandosi in particolare nelle palazzine che ospitano l’Infopoint, l’Internet point, il punto Mamma e le aule formative, che quotidianamente vengono frequentate dagli ospiti per i corsi di alfabetizzazione.

La visita di oggi è un’occasione molto importante – ha sottolineato l’on. Michele Nicolettiper far conoscere alle istituzioni europee, che si occupano del fenomeno migratorio, l’emergenza che affronta giornalmente il nostro Paese e in particolare la Sicilia, la quale sta compiendo uno sforzo straordinario nella fase d’accoglienza e che, pertanto, va riconosciuto e sostenuto”.

Poi, sul Cara l’on. Nicoletti ha affermato: ”Abbiamo visitato una struttura efficiente, al cui interno si respira un’atmosfera d’assistenza ai migranti molto positiva”.

Sono rimasta particolarmente colpita – ha argomentato l’on. Brasseurdall’igiene, dalla pulizia e soprattutto dalla vivibilità del centro. Come rappresentante dell’assemblea parlamentare di quarantasette nazioni, farò il possibile, fin da subito, per porre la questione dei flussi migratori sul tavolo di discussione dell’Ue e di tutte le altre nazioni europee. In questo dramma l’Italia e la Sicilia non possono essere lasciate da sole”.

 

Le parole positive espresse da alti rappresentanti della politica europea alla gestione del Centro – ha detto Sebastiano Maccarrone, direttore del Caraci inorgogliscono e nel contempo confermano che la strada da noi intrapresa sul terreno dell’accoglienza e integrazione è quella giusta. Il nostro impegno parte dalla tutela della dignità umana dell’ospite”.