RANDAZZO – Nelle prossime settimane, numerosi abitanti di Randazzo si troveranno di fronte a un inaspettato dilemma finanziario. Migliaia di cartelle di pagamento, complete di avviso di mora per il mancato pagamento del canone idrico e fognario del 2022, stanno per essere inviate ai cittadini. Tuttavia, già circola una notizia che ha gettato nel caos la comunità: ben 1.500 famiglie, forse anche di più, risulterebbero aver già pagato questi canoni.
Caos bollette “doppie” a Randazzo
A sollevare la questione è la segnalazione di un cittadino, che così scrive alla nostra redazione: “L’equivoco è emerso dopo una revisione delle procedure di pagamento, da cui è risultato che circa 300.000 euro sono stati effettivamente incassati dall’ente comunale, ma non attribuiti correttamente ai rispettivi utenti. Questo solleva una domanda legittima: non sarebbe stato più logico ed economico per il Comune adottare una procedura più diretta e meno costosa?
Da anni, il Comune di Randazzo si affida a Poste Italiane per la riscossione del canone idrico, utilizzando bollettini postali che finiscono in un conto dedicato al comune stesso. In teoria, il Comune dovrebbe richiedere a Poste Italiane gli elenchi dei pagamenti per nominativo relativi all’anno in questione, per poi abbinare correttamente i pagamenti ai contribuenti, evitando errori. Questo avrebbe reso superfluo l’invio di migliaia di avvisi di mora.
Cartelle canone idrico e fognario del 2022 errate turbano i cittadini
I cittadini di Randazzo hanno già affrontato disagi e gravi disservizi relativi alla fornitura dell’acqua potabile negli ultimi mesi. Ora, l’incubo per molti è che dietro questa caotica gestione ci sia la volontà di “fare cassa” sfruttando soprattutto gli anziani, che, spinti dalla paura o dal dubbio, potrebbero correre a pagare nuovamente, così come coloro che, non trovando più la ricevuta, si sentirebbero moralmente obbligati a effettuare un secondo pagamento. Questa prassi contrasta con ogni logica giuridica e morale.
Un’amministrazione realmente democratica non avrebbe mai scelto una simile strada, perché inevitabilmente avrebbe dovuto rispondere agli elettori. L’attuale gestione, senza vincoli di sottoporsi al giudizio popolare, sembra sentirsi libera di prendere decisioni drastiche a discapito dei cittadini.
L’obbligo morale è di rispettare il cittadino-contribuente, evitando di indurlo a pagamenti doppi e ingiustificati. Restano domande aperte: chi dimostrerà di aver effettivamente pagato? Le complicazioni sorgono all’interno degli uffici amministrativi o sono il risultato di scelte gestionali? La Commissione Straordinaria ha promesso di mitigare il disagio causato e di ampliare i canali di comunicazione per assistere i cittadini ingiustamente allarmati dall’arrivo degli avvisi di mora, ma lo scetticismo sulla reale efficacia di tali misure persiste. La comunità di Randazzo attende risposte chiare e azioni concrete per risolvere questo disguido amministrativo, che ha già messo a dura prova la fiducia dei cittadini verso le istituzioni“, conclude la nota del lettore.