CATANIA – Il gup di Catania, Dora Catena, accogliendo la richiesta della Procura, ha emesso un decreto di archiviazione, con la formula “perché il fatto non sussiste“, per i coniugi Davide Francesco Cuffari e Giada Naomi Giustolisi dai reati di maltrattamenti di animali, abbandono di minorenni e oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
L’inchiesta era stata avviata dopo accertamenti, resi noti il 3 novembre 2020, del commissariato di polizia Librino nel canile gestito dalla coppia, ‘Eros, la voce del cane randagio‘, nell’Oasi del Simeto, attivo grazie a donazioni di privati.
Secondo la relazione delle forze dell’ordine “le condizioni igienico sanitarie erano incompatibili con il benessere degli animali“.
Durante l’intervento della polizia, ricostruisce il legale dei coniugi, l’avvocato Daniele Cugno, i due “spiazzati dall’ingente numero di agenti intervenuti, non sapendo come difendersi, da quello che consideravano un ‘sopruso‘, registravano il tutto facendo persino una diretta Facebook“.
La coppia era stata anche denunciata per abbandono dei due figli minorenni, perché si erano allontanati di casa per una mezz’oretta, e per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale perché Cuffari “sarebbe andato in escandescenza profferendo frasi, secondo gli agenti, oltraggiose“.
Su queste contestazioni si è espressa la Procura di Catania con la richiesta di archiviazione presentata dal sostituto Anna Granata e vistata dal coordinatore d’area, Fabio Regolo.
“Giova evidenziare sin da subito – scrive il pm – che nel verbale del 10 novembre 2020 dell’Asp veterinaria i cani, in quel momento cinque, sono stati trovati in splendida salute e in condizioni igienico-sanitarie perfette e tutti con microchip“.
Dai filmati, anche su Facebook, aggiunge il sostituto, si vede che “i toni erano accesi, ma l’accaduto va assolutamente ridimensionato, poiché conseguenza delle lungaggini di un controllo, non percepito come giusto“.
La Procura ha inoltre accertato “l’evidente stato di benessere fisico dei due minorenni“. Per questo il pm Anna Granata ha chiesto l’archiviazione del fascicolo, accolta dal gup.