Il Caffè Parisi non è mai stato chiuso. La proprietà a Newsicilia: “Vi spieghiamo com’è andata”

CATANIA – Lo storico bar/ristorante “Caffé Parisi” di via San Giuseppe La Rena, zona aeroporto Fontanarossa, è nell’occhio del ciclone a seguito di controlli da parte della polizia insieme con l’Asp Veterinaria e Igiene Pubblica che avrebbero riscontrato scarsissime condizioni igienico-sanitarie.

Si era parlato di chiusura immediata del locale dopo l’attento controllo ma, a quanto pare, dopo aver contattato la famiglia Parisi per farci raccontare nel dettaglio i fatti, la ‘dinamica’ sembra essere cambiata totalmente.

I proprietari del locale, infatti, ci hanno fornito la loro versione dei fatti spiegandoci dettagliatamente com’è andato veramente il sopralluogo. Ad esordire per prima la moglie del proprietario: “Le foto non riguardavano il nostro bar, non era il mio pavimento e non ci è stata chiusa l’attività”.

Poi abbiamo ascoltato le parole del figlio, anche lui irritato dalle notizie di ieri: “La situazione non è così critica per come è stata riportata dagli organi di stampa; parlano di arancini congelati: è incredibile, erano regolarmente alla temperatura corretta in una cella frigorifera. Congelato significa tenere l’arancino a -16 gradi. Non esiste che noi serviamo arancini di quel genere lì. Soltanto le verdure sono congelate, ma quello è tutto regolare e a norma”.

“Adesso non so se il Questore stia ritornando sui suoi passi – ha proseguito – perché il locale non è chiuso. Non lo è mai stato. Queste dicerie ci rendono quelli che non siamo agli occhi di tutta Italia. La disinfestazione avviene regolarmente, mese per mese e a farla è una multinazionale come Iss Italia. Abbiamo tutti i contratti, firmati da me, che lo testimoniano. La pulizia c’è, avviene, la certifichiamo con tanto di fattura. Perché non scrivono le cose positive di questo locale: ci hanno controllato il pesce, la carne, il petto di pollo ed era tutto fresco. Una piccola cosa negativa viene amplificata per cento volte. Corrispondeva e continua a corrispondere tutto, siamo perfettamente in regola su qualsiasi cosa”.

Ma quale è stata questa cosa negativa che ha suscitato scalpore? “Nel nostro laboratorio, che è sempre uno specchio, è mancata un po’ di pulizia in un angolino. Perché ingigantire una cosa minima, parole di chi ha eseguito i controlli. Se fosse stata grave ci sarebbero state almeno 5-6 fotografie, invece se ne trova soltanto una pubblicata per quattro volte”.

In quell’istante è arrivato il proprietario e padre del Caffè Parisi ritornato dalla Questura. Gli è stata infatti consegnata una revoca dove verrà sottoscritto che la situazione non era così critica: “Ritorno adesso dalla Questura. C’era un po’ di sporcizia, alcuni operai non erano presenti. Riguardava soltanto un angolino, poi il nostro laboratorio brilla davvero. Quest’ultimo è stato chiuso soltanto per un paio d’ore e l’Asp ha controllato le macchine meno pulite e il tutto è durato più o meno tre ore. Tutto quello che ho sentito dire non è vero, siamo in perfetta regola, non voglio nemmeno leggere i giornali. L’ultima disinfestazione è stata fatta il 18 agosto, nessuno ha disposto l’ordine di chiusura. Dopo i controlli abbiamo ripreso regolarmente; la situazione era lieve e le altre foto non sono del nostro locale”.