CATANIA – Quest’oggi torniamo a occuparci del problema delle buche nelle strade della terza municipalità. Dopo aver sentito i pareri di residenti, esercenti e persone che frequentano la zona anche solo di passaggio, adesso abbiamo intervistato il presidente della III circoscrizione Salvo Rapisarda, che ha esposto un quadro abbastanza dettagliato della situazione e che ha naturalmente colto l’occasione per esprimere la propria indignazione, puntualizzando come il problema riguardi tutta la circoscrizione nella sua interezza, comprese le arterie principali e l’ultimo tratto di via Etnea, e non solo determinati punti. Oltre a ciò emergono anche dei particolari abbastanza importanti.
“La nostra circoscrizione sin dal 2012, da quando con la giunta Stancanelli è partito il servizio Catania senza buche, ha avuto un vero e proprio record di segnalazioni. Un record rispetto a tutte le altre, malgrado sia la meno estesa in termini di superficie non costruita, data anche la presenza di grandi palazzi. Abbiamo avuto così una media annua di oltre mille metri quadri complessivi di buche segnalate. Spesso arrivano le stesse segnalazioni della stessa buca, come in via Vitaliano Brancati, via Giuffrida o via Caronda, almeno 5-6 volte l’anno, e questo a causa del fatto che gli interventi vengono svolti solo sotto forma di rattoppo e a freddo. Fare in questo modo è aleatorio e i lavori dovrebbero invece seguire un progetto di scarificazione in modo tale che il manto stradale possa resistere sia alle intemperie che alla pressione dei pneumatici dei mezzi che vi transitano. I dati si aggiornano costantemente e in questi primi mesi del 2017 siamo arrivati già a un buon numero di segnalazioni. La causa di ciò sta nel fatto che al Comune non arrivano né dalla Regione né dallo Stato i fondi adeguati e quindi sia gli operai della Catania Multiservizi che quelli della Squadra Pronto Intervento del Comune sono impegnati continuamente in semplici lavori tampone di rattoppo, quando potrebbero essere impegnati anche per altri lavori. Aggiungiamo che in alcuni momenti dell’anno manca addirittura anche la liquidità economica per acquistare il bitume. La sicurezza dei cittadini per le strade deve venire prima di tutto, in quanto a lungo andare c’è anche il rischio che si aprano voragini, e questa situazione di isolamento nella quale si trova il Comune non può continuare ancora per molto”.