MOTTA SANT’ANASTASIA – I carabinieri della stazione di Motta Sant’Anastasia hanno arrestato un 39enne del posto, ritenuto responsabile di lesioni personali aggravate, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.
Una ragazza di 35 anni, la cui storia familiare era già conosciuta dai militari della locale stazione, aveva telefonato il precedenza in caserma per richiedere il loro aiuto a seguito delle violenze commesse dal marito, oltretutto in presenza della figlia minorenne.
I militari, giunti nell’appartamento, hanno trovato la giovane che si lamentava per dei colpi ricevuti dal marito. Quest’ultimo, in compagnia di altri due uomini, alla vista dei militari è andato subito in escandescenze affrontandoli di petto e costringendoli ad allontanarlo per evitare contatti diretti.
Il giovane, proprietario di un cane di razza rottweiler, ha liberato l’animale dal recinto in cui era rinchiuso aizzandolo contro i carabinieri per poi tentare di fuggire in auto. Il 39enne è stato bloccato da due militari, ai quali ha ulteriormente rivolto pesanti minacce come la promessa di farli assalire dal cane.
A causa delle percorse la giovane aveva nel frattempo sputato sangue e, per questo motivo, è stata trasportata dal personale del 118 al Pronto Soccorso dell’ospedale Garibaldi di Catania. I medici del nosocomio etneo hanno riscontrato delle policontusioni guaribili in 10 giorni.
La donna già in passato aveva informato i militari del comportamento violento del marito che, soltanto lo scorso 30 aprile, l’aveva percossa procurandole altri 10 giorni di prognosi. In tale quadro i militari, hanno proceduto all’arresto dell’uomo che, su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato associato al carcere catanese di piazza Lanza.
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