Brt: percorsi, criticità e possibili scenari per un futuro migliore

Brt: percorsi, criticità e possibili scenari per un futuro migliore

CATANIA – Brt, acronimo di Bus Rapid Transit, un’infrastruttura che a Catania è presente da oltre quattro anni e che già, in tutto questo tempo, ha fatto parecchio discutere riguardo alla sua funzionalità e alla sua efficienza all’interno della città. Questo sistema di trasporto, nato diversi anni fa all’estero, si propone di combinare i vantaggi di una tramvia con i bassi costi di un mezzo pubblico su gomma, ma tutto ciò è spesso disatteso, soprattutto in merito alla sua convivenza con l’intenso traffico cittadino.

La causa sarebbe da ricondurre a diversi problemi, come il fatto che i cordoli gialli che ne delimitano la carreggiata sono stati divelti e spesso non rispettati dai cosiddetti furbetti della strada e la segnaletica sulla sede stradale che nel corso del tempo è andata via via sbiadendo, senza una sistematica manutenzione che la tenesse ben visibile agli occhi dei cittadini. Tutto questo ha causato anche brutti incidenti.

A tutto ciò si aggiunge anche il problema, presente sin dalla sua inaugurazione, del percorso della linea Due Obelischi-Stesicoro, l’unica attualmente in esercizio, spesso modificato, sia in coincidenza con il famigerato abbattimento del cavalcavia del Tondo Gioeni che con altri eventi non certo belli, come il cedimento di una palazzina in via Ala, rendendo così alcune tratte delimitate dai cordoli non più funzionanti.

A questo proposito abbiamo sentito, come di consueto, le opinioni degli utenti della strada, che non hanno perso in occasione per esprimere il loro disappunto. Il signor Gianni Losito non è affatto d’accordo con la presenza dei cordoli e propende per il totale rispristino della segnaletica colorata sul manto stradale, opinione condivisa con il signor Salvaggio, pendolare, che afferma come i cordoli siano molto pericolosi soprattuto per i mezzi a due ruote e a causa della presenza di un profondo avvallamento in corrispondenza del marcipiede su cui ricade l’istituto scolastico De Felice. Il signor Raineri, portiere di un condominio dell’ultimo tratto di via Sant’Euplio, ha sottolineato come questa crepa ha portato all’abbandono del percorso sul tratto in questione e come dietro l’asportazione dei cordoli non ci sia mai stata la mano dei vandali. Infine Daniele, esercente in via Muscatello, ha raccontato come in passato ci siano stati diversi incidenti a causa soprattutto dell’elevata spregiudicatezza dei conducenti dei mezzi a due ruote che non vedono i cordoli, mentre Alberto dichiara come questi ultimi debbano essere installati su tutto il percorso, che dev’essere ripristinato.

Nei giorni scorsi anche la Commissione alla Viabilità si è pronunciata in merito al problema, dichiarando come gli spartitraffico in generale devono essere riparati e come ci voglia una partecipazione attiva del cittadino per far si che le norme più elementari del codice della strada vengano rispettate. Il dirigente alla Produzione Amt Isidoro Vitale ha fatto il punto della situazione riguardo a un potenziamento del servizio, con il ripristino dei cordoli divelti e del vecchio tracciato. “Ultimamente siamo stati costretti a deviare il percorso dell’ultimo tratto di via S.Euplio – spiega Vitale – su viale Regina Margherita prima e via Cifali in seguito, a causa soprattutto delle basole sconnesse accanto al marciapiede. Non si salta così nessuna fermata in quanto si arriva comunque su piazza Lanza, con la sola differenza dell’imbocco in seguito di via Gigi Macchi, anzichè di via Ala, altro cambiamento imposto dal cedimento di una palazzina. Queste deviazioni sono comunque provvisorie e stiamo lavorando con il comune per ripristinare il prima possibile il percorso su via Ala chiudendo il traffico ai privati e passando a ridosso del carcere”.

I cordoli, malgrado la loro pericolosità, sono fondamentali per delimitare la carreggiata riservata solo ed esclusivamente al Brt. “Partiamo dal fatto che non sono mati stati vandalizzati e quando il Brt fu aperto – continua Vitale – i controlli erano molto rigorosi in tal senso e neanche gli altri autobus passavano da li, eccezion fatta per il tratto in salita di viale Fleming, sul quale passava e passa tuttora anche un’altra linea, data la fermata in comune. Il nostro intento è quello di recuperare tutta la corsia e i lavori in corso in via S.Sofia ne sono una conferma, in quanto, con l’imminente apertura del pronto soccorso del Policlinico, stiamo costruendo una rotatoria in corrispondenza, come quelle di via Passo Gravina e dei Due Obelischi, e un torna indietro un pò più sopra per facilitare il passaggio delle auto. Per quanto riguarda via Etnea i cordoli non possono essere messi perché trattandosi di quello che è il salotto della città non darebbero una buona impressione visiva”.

Il ripristino di alcuni tratti del vecchio percorso passa anche attraverso la sistemazione della sede stradale. “Nell’ambito dei finanziamenti sbloccati per ottenere anche gli autobus nuovi – conclude Vitale – rientrano anche il ripristino e il potenziamento delle corsie protette, con l’aggiunta anche di cordoli nuovi, interventi sui semafori intelligenti, al momento disattivati, e sulla segnaletica. Oltre a ciò rientra anche l’attivazione di un’altra linea Brt che collegherà Nesima con piazza Europa, per la quale, in viale Mario Rapisardi alto, c’è il problema del parcheggio in doppia fila, e il ripristino del tratto tra via Passo Gravina e via Petraro, per il quale si dovrebbe anche intervenire per sistemare il terreno dislivellato. La manutenzione nel tracciato finora non è stata fatta per mancanza di fondi, ma per interdire il passaggio ai veicoli sulla corsia del Brt si deve fare di tutto, dal ripristino della segnaletica nei punti in cui è stata divelta all’attivazione delle telecamere per visionare chi invade la carreggiata e multarlo”.

Infine è degli stessi avvisi l’assessore alla Mobilità del Comune di Catania Rosario D’Agata: “A breve convocherò delle riunioni con i tecnici del’Amt per decidere insieme sul da farsi, ma io mi auguro che si intervenga il prima possibile, così come si sta lavorando per il cantiere di via S.Sofia. Il nostro obiettivo è quello di rendere sempre più rapide le corse per tutto l’intero tracciato”.

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