RIPOSTO – La Procura Distrettuale etnea, nell’ambito delle indagini a carico di un 27enne di Riposto (CT) indagato per il reato di estorsione, ha richiesto ed ottenuto nei suoi confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, eseguita dai carabinieri della Stazione di Riposto.
Lo scorso 7 dicembre la vittima, un ripostese 43enne, aveva richiesto l’aiuto dei carabinieri ai quali aveva denunciato di essere vittima di estorsione da parte di un conoscente, il quale gli avrebbe più volte richiesto piccole somme di denaro da utilizzare per l’acquisto di quantitativi di droga per uso personale.
In particolare, secondo quanto riferito, già nello scorso mese di luglio la vittima sarebbe stata inaspettatamente percossa dal 27enne all’interno di un bar di via Roma dove avrebbe offerto a quest’ultimo un caffè in occasione di un loro occasionale incontro. L’uomo infatti, senza alcun ragionevole motivo, avrebbe sferrato un pugno al volto al malcapitato stringendogli quindi il collo con una manovra a tenaglia come per soffocarlo, fino a che quest’ultimo sarebbe riuscito a divincolarsi e fuggire, soltanto grazie all’intervento del titolare del bar.
Nell’occasione il 27enne avrebbe intimato al 43enne l’immediata consegna di 30 euro “o mi dai i soldi o ti prendo a pugni“, obbligandolo a sedersi ad un tavolino e mimando il gesto di tagliargli la gola, tanto che spaventatissimo ed in possesso due banconote da 20 euro gliene avrebbe consegnata inizialmente una soltanto. Per nulla soddisfatto il 27enne avrebbe continuato a minacciarlo così costringendolo a farsi scambiare dal barista anche la seconda banconota per consentirgli di riscuotere i rimanenti 10 euro. Quindi lo avrebbe obbligato ad accompagnarlo a casa a bordo della sua autovettura.
L’apparente arrendevolezza dell’intimorita vittima avrebbe però acceso nel 27enne la convinzione di poter reiterare i suoi comportamenti, tant’è vero che solo l’indomani l’avrebbe tempestata di messaggi: “Se mi puoi dare 20, 30 euro … io ti sto avvisando! … non mi far fare cose che io non voglio fare! … stai tranquillo che ti salgo fino a dentro al balcone… ti aspetto fino a quando non entri… io ti vengo a scassare tutto e fidati che lo faccio!“.
A questo punto il malcapitato, per timore di ulteriori e più gravi azioni del “ricattatore” anche nei confronti degli anziani genitori, entrambi disabili, ha denunciato il tutto ai militari della Stazione carabinieri di Riposto che hanno immediatamente attivato le indagini del caso, in particolare esaminando una grande mole di filmati di impianti di videosorveglianza delle zone interessate, assistendo anche all’arrivo sul cellulare del denunciante di ulteriori minacce da parte dell’estortore mediante messaggi del tenore “tu sei più cornuto e sbirro degli sbirri, ti taglio la testa e te la vengo a tagliare a te e tuo papà!“.
L’arrestato è tuttora ristretto ai domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico.
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