CATANIA – Il deputato alla Camera del Movimento Cinque Stelle, Eugenio Saitta, è intervenuto in merito al Bonus Facciate, annunciandone il prolungamento. Inoltre Saitta ha evidenziato le difficoltà dei cittadini residenti a Catania di fruirne a causa di uno strumento urbanistico obsoleto e del mancato adeguamento da parte dell’amministrazione comunale al fine di certificare le varie zone ove poter effettuare l’intervento.
“Da un lato abbiamo un governo che ha consentito – spiega Saitta – con il bonus facciate di detrarre sino al 90% delle spese sostenute per gli interventi sulle facciate degli edifici, comprese pulitura e tinteggiatura, dall’altro abbiamo l’inerzia di un’amministrazione di un grande Comune come Catania che non consente ai cittadini di fruire del bonus facciate. Come appreso dalle denunce dei cittadini e della stampa vi sono ampie zone di Catania che continuano a essere escluse dalle agevolazioni del bonus facciate.
La condizione per beneficiare del bonus è quella che le abitazioni debbano ricadere nelle aree A e B. Il mancato aggiornamento del Prg e quindi dello strumento urbanistico non ha tenuto conto del fatto che vi sono intere zone, come le E, che sono densamente urbanizzate e quindi non sono più zone agricole. Di fatto, quindi, vi sono migliaia di cittadini che non possono fruire del bonus: la soluzione è semplice pochi gli uffici comunali con adeguata certificazione possono consentire l’equiparazione delle altre zone con quelle di tipo A e B”.
Il supporto da parte degli ordini professionali non manca.
“Si tratta soltanto di sollecitare gli uffici a farlo e di dare un atto politico di indirizzo – conclude Saitta –. Sinora non è accaduto e siamo già alla fine dell’anno con buona pace dei cittadini, delle imprese che hanno perso commesse di lavoro, dei tecnici. Anche gli ordini professionali degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geometri hanno sollecitato il Comune ad adeguarsi. Chiedo con urgenza all’amministrazione etnea di provvedere: non si può perdere altro tempo per un cavillo facilmente risolvibile”.